Domenica, 19 maggio 2024 - ore 18.58

Monteverdi Festival tra barocco e jazz a Cremona, tre palazzi per una domenica

I biglietti sono in vendita alla biglietteria del teatro, aperta tutti i giorni feriali dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 19:30 (tel. 0372 022001/02)

| Scritto da Redazione
Monteverdi Festival tra barocco e jazz a Cremona, tre palazzi per una domenica

Una domenica (24 maggio) in alcuni dei più bei palazzi storici cremonesi, un viaggio musicale tra i palazzi e la musica e che ci porterà all’incontro del barocco con il jazz in nome della libertà espressiva e dell’improvvisazione. I biglietti sono in vendita alla biglietteria del teatro, aperta tutti i giorni feriali dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 19:30 (tel. 0372 022001/02). Questi i prezzi dei biglietti: concerto del mattino € 15 (posto unico); concerti del pomeriggio e sera € 10 (posto unico); biglietto cumulativo (3 concerti) € 30.

Si comincia a Palazzo Mina Bolzesi (Via Platina, 66) alle ore 11:00, con Damiana Pinti (mezzosoprano), Francesco Tomasi (arciliuto) e Francesco Cera (clavicembalo) che eseguiranno un repertorio tratto da Girolamo Frescobaldi e il barocco romano; secondo appuntamento alle 17:00 a Palazzo Fodri (Corso Matteotti, 17), dove l’Ensemble Costanzo Porta e Cremona Antiqua suoneranno Interrotte speranze con musiche di Monteverdi e Marini. Infine, alle 19:00, a Palazzo Cavalcabò (Corso Matteotti, 31), Paola Quagliata (voce), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Davide Corini (pianoforte) e Roberto Lupo (batteria) daranno vita all’esperimento Jazzin’ Around Barocco.

Un’occasione, quella del 24 maggio, per trascorrere una domenica in alcuni dei più bei palazzi cremonesi, che si ergono imponenti ed eleganti su una delle principali arterie della città. Scoprire saloni e cortili, nicchie e giardini solitamente chiusi al pubblico, ascoltando musica raffinata a distanza ravvicinata. Tre incursioni vicine e lontane: dalle canzonette e toccate di Frescobaldi ai madrigali di Marini e Monteverdi, per approdare a una rilettura crossover delle più celebri arie di Caccini, Purcell e Händel. Barocco e jazz si incontrano sul comune terreno della libertà espressiva, dell’improvvisazione e di un certo inconfondibile swing.

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