Le vicende del tardo Medioevo e del Rinascimento sono al centro della mostra online organizzata da Davide Tansini per la serie «Percorsi nel tempo», visionabile fino al 31 dicembre.
L’evento allestito dallo storico cremonese s’intitola “Monterosso nel XV secolo”: ricostruisce gli episodi vissuti dal celebre borgo ligure nel Quattrocento.
L’abitato rivierasco era rinomato già all’epoca per l’aspro ma suggestivo paesaggio e per l’eccellente qualità dei vini prodotti in loco.
Apprezzati ed esportati anche in Francia e in Inghilterra, roccesi e vernacce delle Cinque Terre erano commerciati lungo le rotte mercantili della Valpadana.
Monterosso era situato accanto a un’area nevralgica per i traffici europei: quella fra Valtaro e Lunigiana, dove gli itinerari provenienti dall’Europa centrale (diretti verso Roma, come la Via Francigena) valicavano i passi appenninici attorno alla Cisa e si raccordavano agli approdi marittimi posti attorno al Golfo della Spezia.
Collocato fra gli strategici scali fortificati di Levanto e Porto Venere, l’abitato delle Cinque Terre era soggetto alla Repubblica di Genova.
Durante il XV secolo Monterosso risentì del burrascoso susseguirsi di guerre, rivolte e complotti che portarono varie dinastie a egemonizzare o dominare la Superba: i Valois (sovrani del Regno di Francia), i Paleologi (marchesi del Monferrato), i Fieschi e i Fregoso (titolari di numerosi feudi nell’Appennino settentrionale).
Molto influenti furono anche i casati Visconti e Sforza, signori di Cremona e del Ducato di Milano: riuscirono ad assoggettare lo stato genovese più volte fra il 1421 e il 1499.
Articolata in una sequenza di 68 schede testuali corredate da immagini a tema, l’iniziativa affronta argomenti legati all’ambiente, alla cultura, alle curiosità, all’economia, alla società e alla vita quotidiana, oltre a quelli di natura politica e militare.
I contenuti dell’esposizione non si limitano alle sole Cinque Terre ma riguardano il territorio compreso fra Liguria orientale, alta Toscana ed Emilia occidentale.
Per preparare i testi Davide Tansini ha impiegato documenti di fondi archivistici conservati in varie città del Centro-Nord Italia: per esempio Firenze, Genova, La Spezia, Lucca, Massa, Milano, Parma e Venezia.
Patrocinata dal Comune di Monterosso al Mare, la mostra è accessibile tramite il sito www.inarce.com.
