Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 20.01

Movimento 5 Stelle Lombardia: ‘Fondazione Maugeri, stanno arrivando gli squali’

I pentastellati lombardi chiedono l’intervento del Ministero della Sanità

| Scritto da Redazione
Movimento 5 Stelle Lombardia: ‘Fondazione Maugeri, stanno arrivando gli squali’

Il piano di “svendita” della Fondazione Maugeri, con successivo spacchettamento delle sedi e conseguenti esuberi, continua con una forte accelerata annunciata tramite la stampa: «Stiamo parlando con tutti», fanno sapere da Maugeri. «Anche gruppi stranieri hanno dimostrato interesse alle nostre attività». I potenziali compratori, sempre da agenzie di stampa, sarebbero il gruppo Kos di De Benedetti, il gruppo San Donato, già presente a Pavia con la Clinica Città di Pavia, nonché l’Humanitas.

La Consigliera Regionale 5 Stelle Iolanda Nanni, impegnata in prima linea sul caso Maugeri da luglio 2014, a riguardo dichiara: «Da luglio denunciamo la manovra speculativa in atto. Sia ben chiaro: i potenziali compratori di Fondazione Maugeri non sono dei benefattori disinteressati che calano dal cielo per salvare la Fondazione; sono piuttosto degli “squali” della speculazione ansiosi di divorare a scopo di lucro un’eccellenza della sanità. Il piano del nuovo Presidente Brugger prevede infatti il conferimento dell’intero comparto sanitario, attualmente gestito senza scopo di lucro dalla Fondazione onlus, a una costituenda società che opererà a fini di profitto; per non parlare del conferimento della quasi totalità delle proprietà immobiliari a un Fondo immobiliare-finanziario, che comporterà per Fondazione Maugeri un esborso in affitti pari a oltre 19 milioni di euro annui che andranno sottratti ai servizi di cura e assistenza. Già solo questo dovrebbe far comprendere che qui non si tratta di un piano di risanamento, ma di una vera e propria speculazione finanziaria. In questi giorni abbiamo letto sulla stampa articoli che volevano essere “rassicuranti”, in cui i vertici Fondazione Maugeri affermano che la Fondazione rimarrà il socio di maggioranza nella costituenda società: sono promesse da marinai, perché tutti sappiamo che una volta costituita una società per azioni a scopo di lucro i pacchetti azionari possono essere venduti dall’oggi al domani con un semplice clic. Ci sono di fatto due profili inquietanti in questa speculazione: da un lato, l’asservimento dei servizi sanitari di Fondazione Maugeri a scopi di lucro, dall’altro il rischio molto concreto della svendita del comparto sanitario a “squali” esterni. Una storia peraltro già vista molte volte in Italia, di cui la vicenda Fondazione Maugeri non costituisce altro che una triste riedizione: basti ricordare i casi di centri sanitari spacchettati, svenduti, con lavoratori assunti da cooperative con contratti precari, condizioni di lavoro degradanti e conseguenti scandali della sanità. Tale quadro è reso ancor più allarmante dal fatto che, subito dopo la firma dell’accordo sindacale sul taglio del costo del lavoro, alcuni reparti, in particolare di chirurgie e specialistiche di Fondazione Maugeri, hanno visto un repentino e inspiegabile crollo del flusso di pazienti, segnalatomi da diversi centri Fondazione Maugeri: tale fenomeno è statisticamente inspiegabile, ma lascia presagire strani movimenti preparatori a eventuali chiusure di reparti e ai relativi esuberi all’interno dell’operazione di svendita, spacchettamento e “ristrutturazione aziendale” di Fondazione Maugeri. Come Consigliera di Regione Lombardia, ho attivato tutti i canali istituzionali possibili tramite interrogazioni in Regione Lombardia, Piemonte, in Senato e con la visita ufficiale in Maugeri da parte del Vicepresidente della Camera Deputati Luigi Di Maio per portare l’attenzione delle Istituzioni sulla vicenda Fondazione Maugeri: è da luglio 2014 che denunciamo pubblicamente i rischi di questa manovra speculativa, ma fino a oggi le risposte istituzionali sono state carenti, se non addirittura omissive e omertose, segno evidente di collusioni con le lobby economiche e di potere interessate a questa succulenta Fondazione: è ora che le Istituzioni, sia regionali che nazionali, si assumano le proprie responsabilità e intervengano per garantire che gli eccellenti servizi sanitari erogati da Fondazione Maugeri continuino a essere governati da un’architettura no profit, e non lucrativa-speculativa: non si devono fare profitti a discapito dei lavoratori che rischiano una seria compressione dei loro diritti, così come i cittadini rischiano di veder compromessa la qualità del servizio sanitario. La politica di Governo è ancora in tempo per difendere lavoratori e pazienti della Fondazione Maugeri dagli squali speculatori in arrivo: il silenzio è un segnale sconcertante. Noi chiediamo un autorevole intervento del Ministero della Sanità, il cui sottosegretario non più tardi del 12 dicembre scorso venne a Pavia per dichiarare una tempestiva attivazione sul caso con relativi accertamenti e controlli sulla vicenda, attivazione che a oggi non si è mai concretizzata».

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