Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 21.38

No a Garattini ed alla vivisezione | Sartori e Lodigiani

| Scritto da Redazione
No a Garattini ed alla vivisezione | Sartori e Lodigiani

Come tutti sanno, il professor Garattini è a favore dell’uso di animali nella ricerca “scientifica” e lui stesso vi fa ricorso, ma la vivisezione è una pratica arcaica riconosciuta dai migliori scienziati come inutile se non addirittura dannosa: è tanto inutile che la sperimentazione deve per forza essere eseguita anche sugli esseri umani.
Le pratiche sugli animali diventano così solo un “doppione” a spese dei contribuenti e ci sono molti precedenti celebri che certificano l’inattendibilità dei test scientifici sugli animali e la pericolosità degli stessi per la salute umana.
I danni alla salute provocati dalla vivisezione sono incalcolabili.
La vivisezione è immorale: gli animali sono esseri senzienti, status loro riconosciuto dal trattato di Lisbona e dalla convenzione di Strasburgo che ne riconosce anche i diritti, violati ignobilmente da tale tale pratica raccapricciante.
La sofferenza degli animali usati per la sperimentazione e l’orrore delle torture alle quali sono sottoposti gli animali fino alla morte, tra atroci sofferenze, è inammissibile e pertanto la pratica della vivisezione deve essere considerata inaccettabile.
E’ un dato di fatto che le normative vengono sistematicamente aggirate con deroghe, anche illegittime, o con permessi ad hoc rilasciati da enti compiacenti (es. deroga alla microchippatura per i cani di Green Hill).
Molte associazioni animaliste e moltissimi cittadini si sono schierati contro la vivisezione con manifestazioni e comunicati stampa (es. il noto scandalo GREEN HILL, che ha coinvolto una Società che non solo alleva, ma commercia ed esporta cani da sperimentazione, accusata di molteplici irregolarità e riscontrate illegittimità), sia perché si tratta di una realtà di sfruttamento, crudeltà e morte per gli animali; sia perché è un metodo non scientifico e non predittivo per l’uomo, come messo in luce sempre più da ricercatori e scienziati di fama nazionale e internazionale, che di conseguenza sviluppano metodi sostitutivi.

Anna Chiara Sartori
Bassano del Grappa
----------------------
Gentile Direttore / Redazione,
ho appreso del prossimo intervento, programmato per il 5 aprile, del professor Garattini.
Purtroppo, egli appartiene al paradigma, ormai superato, della vivisezione (o sperimentazione animale che dir si voglia), ossia un metodo non scientifico e non predittivo per il quale vengono allevati, stabulati, usati e infine uccisi animali di varie specie.
Si può trattare di esperimenti invasivi, fatti anche senza anestesia e/o analgesia… ossia, gli animali sono coscienti e non sedati durante i test e/o non viene dato loro nulla per il dolore dopo di essi.
Sempre più ricercatori, scienziati e medici decidono di abolire ogni ricorso agli animali, anche avere risultati ricavati da un animale applicabili sull’uomo è come fare “testa o croce” nel lancio di una moneta!
I metodi scientifici senza animali esistono… basta volerli usare!
Cordiali saluti
 

Giulia Lodigiani
Grontardo (CR)

1554 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria