Domenica, 12 maggio 2024 - ore 22.16

Parte la mobilitazione dei benzinai contro le tasse sulla benzina

| Scritto da Redazione
Parte la mobilitazione dei benzinai contro le tasse sulla benzina

I gestori delle stazioni di servizio che aderiscono a Figisc e Anisa promuovono, da questo fine settimana, sull'intero territorio nazionale una petizione popolare “per la diminuzione delle imposte sui carburanti”. Una raccolta di firme che durerà per tutta l’estate.

In questo modo le associazioni vogliono dare voce al disagio per il continuo aumento delle accise che colpisce pesantemente tanto le famiglie quanto le imprese e che, di fatto, si rivela controproducente per le stesse casse del Tesoro. Proprio perché i prezzi troppo elevati stanno spingendo gli automobilisti a ridurre i consumi.

“Allo sciopero indetto dall'Aci per dire basta alle troppe tasse che spingono i prezzi dei carburanti ha aderito un automobilista si tre – spiega il presidente del gruppo Figisc Graziano Bossi - Gli ultimi dati economici dimostrano l'inutilità e i danni della politica fiscale sull'auto attuata dal Governo e dal Parlamento". “Sulla benzina – continua Bossi - gravano una lunga serie di accise prive ormai di qualunque finalità sociale e le tasse superano il 60 per cento del prezzo alla pompa. Nel documento che abbiamo indirizzato a Monti evidenziamo proprio come sia ormai insostenibile la continua crescita dei prezzi dei carburanti”. Come si legge nel documento, l’incremento è dovuto principalmente ad “una fiscalità che risulta essere la più alta nell’Unione Europea”. In questo modo si è prodotta  una drastica caduta dei consumi di un bene indispensabile alla mobilità di base del Paese, con una pesantissime conseguenze sulla sopravvivenza di decine di migliaia di imprese ed addetti del settore della distribuzione carburanti”.

Proprio per questo Figisc e Anisa “chiedono al Governo un intervento urgente per una riduzione delle imposte sui prodotti energetici, che renda più lievi le conseguenze negative sul reddito delle famiglie, nonché sulla competitività delle imprese, già drammaticamente provate da una perdurante fase di recessione economica, ripristinando i livelli di tassazione antecedenti le recenti manovre finanziarie sui conti pubblici”. Per presentare la petizione il Gruppo Figisc organizzerà, nei prossimi giorni un incontro della categoria, aperto a tutti gli operatori, anche a chi non è iscritto alla Confcomemrcio.

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