Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 07.49

Patrocinio regionale al Gay Pride: no ad un atto strumentale! Servono atti concreti

Chiediamo quindi che il patrocinio, un atto meramente formale, sia seguito da atti concreti, come una legge regionale antidiscriminatoria sul modello di quelle approvate da altre regioni

| Scritto da Redazione
Patrocinio regionale al Gay Pride: no ad un atto strumentale! Servono atti concreti

Le Associazioni lgbt di Milano commentano la decisione della Lombardia di aderire al gay Pride. “Prendiamo atto che il Consiglio regionale della Lombardia, regione che ha ospitato solo qualche mese fa un convegno ferocemente discriminatorio nei confronti delle persone omosessuali, ha attribuito il patrocinio al Milano Pride 2015 del 27 giugno prossimo.

La richiesta di patrocinio al Pride era molto dettagliata e invitava la regione a riconoscere il valore della pluralità delle persone e delle famiglie presenti nella nostra società, insieme al diritto di tutti e tutte di vedersi riconosciuta la propria famiglia dall’ordinamento legislativo.

Per la Lombardia, che fin qui non ha brillato per politiche di inclusione e al contrario si è rappresentata come una regione omofoba, il patrocinio non deve costituire un atto meramente strumentale o, peggio, uno specchietto per le allodole.

Chiediamo quindi che il patrocinio, un atto meramente formale, sia seguito da atti concreti, come una legge regionale antidiscriminatoria sul modello di quelle approvate da altre regioni e il sostegno immediato al Pride Pavia 2015 oggetto di feroci attacchi omofobi. Onda Pride 2015, con almeno 14 manifestazioni in tutta Italia scenderà in piazza da Giugno per ribadire il diritto di tutte e tutti di vedersi riconosciuta una famiglia. La regione sarà in piazza?”, così le Associazioni milanesi del Coordinamento Arcobaleno, che organizzano il Milano Pride 2015, commentano la concessione del patrocinio regionale al Milano Pride 2015.

1218 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria