Sabato, 04 maggio 2024 - ore 17.07

Pavia: Un nuovo modello sociale per combattere la crisi

Se le Province non hanno più soldi ma hanno ancora da svolgere tutte le loro funzioni, diventa importante il volontariato

| Scritto da Redazione
Pavia: Un nuovo modello sociale per combattere la crisi

“Una delle maggiori ricchezze del territorio pavese è rappresentata dalla forza del volontariato, ma c’è ancora troppa burocrazia statale e regionale, si privilegia troppo il centralismo rispetto al decentramento”: è il senso del discorso del Presidente dell’Amministrazione Provinciale Daniele Bosone, intervenuto presso l’Auditorium Casa del Giovane di Lungavilla al dibattito su “Volontariato e società” insieme al Consigliere Regionale Giuseppe Villani. Una serata voluta dall’organizzazione di volontariato Mons. Carlo Angeleri con il patrocinio del Comune di Lungavilla, il coordinamento di Porana Eventi e moderata da Diego Bianchi, giornalista di Rmc. All’ultimo momento ha dato forfait l’on. Renato Balduzzi, ex Ministro della Salute, essendo stato eletto da poche ore membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura: al suo indirizzo è stato rivolto un applauso dal pubblico in sala, formato da vari esponenti del volontariato locale. Bosone ha richiamato ad un nuovo modello di società basato sull’economia civile. “C’è un contesto nuovo ed è il modello dell’economia civile di mercato ciò a cui dobbiamo guardare”, aveva dichiarato anche l’economista Stefano Zamagni, tra i primi in Italia a riscoprire il valore e la modernità di quella che nel ’700 Antonio Genovesi battezzava col nome di "economia civile", attualizzando l’idea che l’homo oeconomicus si debba nutrire anche di relazioni, motivazioni, fiducia, e che l’attività economica abbia bisogno di virtù civili, di tendere al bene comune più che alla ricerca di soddisfazioni individuali. “Se le Province non hanno più soldi ma hanno ancora da svolgere tutte le loro funzioni, ecco che allora diventa importante poter fare affidamento sul mondo del volontariato per poter garantire tutti quei servizi utili al nostro vivere quotidiano – ha spiegato Bosone -. Ma è importante anche che questi volontari si specializzino per poter garantire un servizio sempre più efficiente alla comunità”. Certo, ci sono ancora molte pecche anche in questo settore, portate alla luce dalle testimonianze di alcuni volontari in sala: dal poco dialogo tra associazioni (si ipotizza a tal proposito di indire Stati Generali del Volontariato su scala provinciale  ma anche zonale), alla burocrazia che limita molto le risorse anche dal punto di vista economico. “Dobbiamo pensare ad una società che appare trasformata anche solo rispetto al decennio passato – ha spiegato il consigliere regionale Giuseppe Villani - : in un paese in cui il rapporto tra istituzioni e cittadini è sempre meno saldo e ancor più quello tra cittadini e politica, occorre dunque fornire utili strumenti a chi si occupa di volontariato per poter sopperire ai tanti problemi riscontrati. Ecco che allora, mentre al Pirellone si sta discutendo di riforma del welfare lombardo, sarebbe utile istituire bandi per finanziare utili progetti, aggiornando secondo aree omogenee un registro regionale del volontariato, dando sempre più spazio alle nuove leve, visto che gli ultimi dati dell’Istat indicano nella fascia fra i 14 e i 29 anni il 30% delle persone impegnate nel settore. E poi occorre migliorare i piani di zona e venire più incontro alle piccole associazioni che fanno davvero molto in piccoli comuni”. Da una delle associazioni presenti, Ambra onlus di Pinarolo Po, sono arrivate alcune richieste: intervenire sul piano di zona, ovvero lo  in ambito locale della rete d’offerta sociale tra la programmazione sociale e la programmazione sociosanitaria in ambito distrettuale. E poi sburocratizzare le leggi per evitare di attendere per oltre due anni l’erogazione da parte dello Stato del 5 per 1000 e favorire l’accesso ai bandi per le associazioni di volontariato, evitando di dover pagare cifre sproporzionate a quanto ricavato persino con la commercialista o l’assicuratore. Senza dimenticare ulteriori complicazioni per le piccole associazioni, come la rendicontazione: in assenza di volontari con competenze specifiche, la gestione della contabilità e la stesura del bilancio possono essere un problema per le associazioni (la stesura del bilancio o del rendiconto è tra gli obblighi richiesti alle associazioni di volontariato, che devono farlo approvare dall’assemblea dei soci entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio). Dall’Arca degli Animali onlus di Voghera la titolare, Luciana Zucchi, ha ricordato quanto sia importante il ruolo del volontario per chi tratta anche con gli animali, cercando anche di favorire l’interazione tra bimbi e quattro zampe; all’Arca si sta cercando anche di combattere contro un altro fenomeno da non sottovalutare, quello del randagismo. Maria Luisa Marigioli, in rappresentanza dell’Auser di Lungavilla, ha spiegato che i problemi maggiori derivano dalla ricerca di volontari e dalla raccolta fondi, ma ha anche messo in evidenza l’importanza della formazione, visto che “i volontari Auser non devono solo trasportare persone ma anche ascoltare le loro esigenze e saper dare delle risposte”. Da non sottovalutare neppure l’intervento del sindaco di Lungavilla Andrea Daprati: “Si parla tanto di bandi ma per accedere ad un bando bisogna avere poi a disposizione almeno la metà del denaro richiesto. Quanti  comuni e quante associazioni hanno a disposizione queste cifre? Dunque è impossibile o quasi accedervi! Servono meno burocrazia e più possibilità di far partecipare tutti a questi progetti. Per fortuna le amministrazioni comunali, in periodi di tagli e mancate erogazioni da parte dello Stato hanno a disposizione le associazioni di volontariato che gravitano sul territorio, altrimenti sarebbe tutto più complicato per la cittadinanza”. Infine l’intervento del parroco, Don Cesare De Paoli (che è anche responsabile dell’Istituto Paolo VI di Casalnoceto) che ha organizzato l’incontro: “E’ vero, sono tanti i problemi per le associazioni di volontariato, dal complicato accesso ai fondi (per alcuni bandi è necessario addirittura un progettista) sino alla rendicontazione, ma la cosa più importante è la centralità dell’uomo e la riforma del welfare dovrà certamente considerare la forza di questa grande risorsa che è il volontariato nella nostra società”. Ora il prossimo appuntamento organizzato sul tema del volontariato è per Venerdì 26 Settembre alle ore 21, si tratteranno “Esperienze di volontariato e cooperazione internazionale”. Interverranno rappresentanti di Organizzazione Ambra per Marocco e Brasile, S.O.S. Ospedale Bukavu, Emergency sull’Afghanistan, Amici di Padre Zanovello Equador, Aziende Agricole Viola – Tizzoni per la Cooperazione Agricola in Africa, Progetto Maison de Bethanie per il Togo. Per info Parrocchia Lungavilla 0383.76651.

Fonte: Agenzia Creativamente

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