Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 21.19

Pd, adesso si va alla conta |Sergio Denti

Come sono avvenuti i cambi al vertice dal 90 ad oggi?

| Scritto da Redazione
Pd, adesso si va alla conta |Sergio Denti

«In un partito che si chiama democratico è giusto che ci sia il confronto e la competizione. Direi che è assolutamente fisiologico». Lo disse Beppe Benigni,  lui, che fu l’ultimo dei segretari bergamaschi del Partito Comunista Italiano e il primo del Partito Democratico di Sinistra sa bene quanto fosse inimmaginabile, fuori dalle liturgie interne, una elezione alla cieca come quella che avverrà prossimamente. Nella tradizione della sinistra riformista , che poco conta  nel Partito democratico di oggi ( Renzi a parte), nessuno mai ha fatto la fine del cardinale designato Papa e poi giubilato in conclave, perché così aveva deciso il partito. E sempre, dicasi sempre, è andata così. Nella casa ex comunista sono cresciuti, tappa dopo tappa, alcuni dei protagonisti del Pd odierno, d’Alema, Bersani, Veltroni, Fassino e Fassina ecc…ecc… Segno che avevano caratteristiche e qualità per emergere, evidentemente, ma anche che il loro cammino è stato in qualche modo aiutato, se non facilitato, dall’essere parte integrante di un ben preciso gruppo dirigente. Un gruppo dirigente, va detto, che è passato pressoché indenne attraverso tutti i vari rivolgimenti che ha vissuto il principale soggetto del centrosinistra. dalemiani con d’Alema, bindiniani con la Bindi, fassiniani con Fassino, veltroniani con Veltroni, franceschiniani con Franceschini e bersaniani con Bersani. con onestà intellettuale lo si deve riconosce: «Adesso è assolutamente ora di cambiare e mandare a casa tutti i “VECCHI ” per rimanere attuali e credibili. La vecchia maggioranza (ex-PCI e ex.DC).anche se è sconfitta ancor prima di cominciare».E’ ora di smetterla di estrarre dall’alambicco delle correnti (d’alemiane (non ne indovinano una) , berasaniane, fassiniane, veltroniani, bindiani, lettiani), in una battaglia a suon di veti incrociati, uscìva a sorpresa il  “Candidato”, che doveva essere  una sorta di «incidente di percorso» per chi, espressione della Margherita, ribaltava gli schiaccianti rapporti di forza con i DS. Ci vogliono persone giovani ( M5S insegna?), sveglie, brillante e intraprendenti, non  appartenenti alla filiera storica e godere dell’appoggio incondizionato dell’establishment del partito che deve essere cancellato. Bisogna dimenticare nell’oblio le consacrazioni con voto quasi bulgaro. Uno scenario che quasi cinque anni dopo, il catastrofico epilogo della gestione bersaniana,( in precedenza il veltroniano) non c’è più. Ventanni sono sta sprecati, da Belusconi a Letta,La gara è aperta, speriamo ! Renzi si sta prodigando per cambiare quasi tutto, sarà dura, con quanti non vogliono mollare il carro  pieno di opportunità e di risorse. Ma stavolta i giochi della politica devono lasciare il passo alla matematica. Speriamo vinca il futuro , per il BENE della NUOVA POLITICA e di nuove soluzioni non procastinabili!

Sergio  Denti pensionato

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