PENATI: "CONTRO DI ME SEMPRE E SOLO CALUNNIE"
"Continua in questi giorni uno stillicidio di notizie sulla stampa che riportano ricostruzioni unilaterali e non aggiungono elementi alla tesi accusatoria iniziale ma, anzi, creano una confusione mischiando fatti, date, persone e cifre.
Spesso si è indotta l'associazione del sottoscritto con fatti che vengono contestati ad altri e spesso, per tenere alta l'attenzione, si è ricorsi al riassunto delle puntate precedenti. Di fatto continuano ad esserci soltanto due persone inquisite che mi accusano. Uno con la tesi paradossale di chi chiede la restituzione, dopo 7 anni, delle "mazzette" e l'altro, Pasini, candidato perdente a sindaco di Sesto San Giovanni, che se le calunnie che oggi mi riversa fossero state vere, le avrebbe potuto usare nella campagna elettorale del 2007 ottenendo così una sicura vittoria.
Ma c'è di più: questo signore imprenditore, nella sua posizione privilegiata, in quanto ha a disposizione una tribuna pubblica del consiglio comunale, oltre che il ruolo di pubblico ufficiale arriva a dichiarare, dopo oltre 10 anni, di essere stato "costretto" a pagare, e di esserlo stato anche in questi ultimi anni mentre è consigliere comunale.
Infine trovo incredibile e lesivo della verità come viene rappresentata su alcuni media il ritrovamento del denaro in contante durante la perquisizione in casa mia. Tale denaro proviene interamente dal mio conto in banca, come è facilissimo verificare, e non ha nulla a che vedere con le accuse riferite a fatti di 12 anni fa.
Sono sereno, e non ho nulla da temere. Confido che nel più breve tempo possibile cadrà questa montagna di calunnie".
Filippo Penati, consigliere regionale PD
Milano, 2 agosto 2011
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
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