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Pensioni. Rimettere al centro i cittadini | S.Cofferati

| Scritto da Redazione
Pensioni. Rimettere al centro i cittadini | S.Cofferati

RIMETTERE AL CENTRO I CITTADINI E I LAVORATORI EUROPEI: GARANTIRE SICUREZZA E PORTABILITA' DELLE PENSIONI
I sistemi pensionistici, come noto, sono materia esclusiva per la legislazione degli Stati membri, tuttavia emerge sempre più evidente la necessità di un coordinamento e di regolamentazione comune di alcuni loro aspetti, al fine di garantirne accessibilità, sicurezza e portabilità. Il Parlamento ha prodotto al riguardo diversi Rapporti e ha elaborato nel tempo una posizione articolata e approfondita. Il Parlamento ha portato avanti anzitutto la richiesta di una Direttiva che garantisca la portabilità di tutti i diritti pensionistici. La mobilità dei lavoratori é uno degli elementi essenziali dell´integrazione europea, ma trova oggi numerosi e significativi ostacoli alla trasferibilità dei diritti connessi al lavoro, compresi quelli pensionistici.
Se per quanto riguarda i sistemi previdenziali di primo pilastro esiste già un sistema di coordinamento europeo, così non è infatti per i diritti previdenziali derivanti da pensioni occupazionali e professionali. Per questa ragione abbiamo richiesto alla Commissione Europea una Direttiva che garantisca la portabilità di tutti i diritti pensionistici e di quei contributi che altrimenti non darebbero origine ad alcuna prestazione pensionistica. Un altro tema fondamentale che abbiamo affrontato è quello della sicurezza dei fondi pensione. La crisi dei mercati finanziari di questi anni ci dimostra quanto fragili e aleatori siano gli investimenti finanziari ad alto rischio, per questo é importante garantire che i fondi pensione si concentrino su investimenti a lungo termine che non mettano a rischio la redditività e l´adeguatezza delle prestazioni pensionistiche.

In questo senso il Parlamento chiede da lungo tempo una riforma della normativa sugli enti previdenziali occupazionali al fine di aumentare i livelli di sicurezza, trasparenza e informazione per quei fondi pensione integrativi che rappresentano ormai un elemento importantissimo per garantire l´adeguatezza delle future prestazioni pensionistiche. Rispetto a questi due fondamentali temi abbiamo di fronte due occasioni che non vanno perse: la possibilità di concludere finalmente il percorso della Direttiva per il miglioramento della portabilità dei diritti pensionistici (rispetto alla quale finalmente, dopo anni di discussione, il Consiglio sembra aver raggiunto un accordo) e la proposta che la Commissione dovrebbe presentare in questi giorni per una revisione della Direttiva sui fondi pensione occupazionali. E' necessario, come già sottolineato, avere al più presto in campo misure efficaci per la portabilità dei diritti pensionistici (e dei contributi che non hanno dato origini a diritti), anzitutto per chi si sposta da uno Stato all'altro. Si approvi dunque al più presto la Direttiva per la portabilità dei diritti pensionistici. E' necessario infine che la preannunciata modifica della Direttiva sui fondi pensione del secondo pilastro porti a una completa ed effettiva trasparenza e produca una stretta su meccanismi di governance che spesso sono opachi e mirano a investimenti rischiosi.

Si devono imporre comportamenti che da un lato mirino al sostegno all'economia reale con investimenti di medio-lungo termine, e dall'altro garantiscano la sicurezza delle prestazioni per le quali gli affiliati hanno negli anni pagato i contributi. E' ora di rimettere i cittadini, nei loro diritti e nelle loro condizioni materiali, al centro della costruzione europea. La portabilità dei diritti pensionistici e la loro sicurezza sono elementi imprescindibili in questo senso.

Sergio Cofferati
Parlamentare Europeo del PD

2013-10-12

fonte http://www.sergiocofferati.it/ita/approfondimenti/welfare-articolo.php?news_id=129

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