Domenica, 28 aprile 2024 - ore 15.27

Per grazia (NON) ricevuta | Rosario Amico Roxas

| Scritto da Redazione
Per grazia  (NON) ricevuta | Rosario Amico Roxas

Nel suo "mattinale" Renato Brunetta, con finta deferenza e reale arroganza e  tracotanza, chiede , o meglio impone, al Presidente della Repubblica, di concedere la "grazia" al pregiudicato Berlusconi, insistendo che tale pregiudicato non intende fare atto di resipiscenza.

Il concetto di Grazia ha un duplice aspetto, il primo in Teologia, il secondo in una interpretazione riveduta e CORROTTA da Renato Brunetta, su sollecitazione del pregiudicato Berlusconi.

 

Secondo la Teologia

 

La Grazia è un dono profuso gratuitamente (vocazione) da Dio e infuso nell'anima dell'uomo dallo Spirito Santo, che lo rende partecipe della vita divina; ciò avviene grazie alla remissione dei peccati e attraverso i doni elargiti all'uomo dallo Spirito Santo.  Quando un fedele perde lo stato di Grazia, lo può riottenere attraverso il sacramento della Confessione (o più correttamente Riconciliazione), nel quale tutti i peccati commessi vengono perdonati da Dio

Secondo Berlusconi

La Grazia è un dono profuso gratuitamente   e infuso nell'anima dell'uomo  dal Presidente della Repubblica, su sollecitazione di Renato Brunetta, che lo rende partecipe della vita sociale, politica, imprenditoriale, etica e morale; ciò avviene grazie alla remissione dei reati e attraverso i doni elargiti ai pregiudicati dal Presidente della Repubblica, senza che il pregiudicato manifesti alcun segno di resipiscenza, pentimento e gratitudine per la grazia ricevuta.  Quando un  cittadino  perde lo stato di incensurato, lo può riottenere attraverso la confessione dei reati commessi e l’identificazione dei correi e dei complici, la restituzione di quanto frodato, il pentimento; solo così può sperare nella “grazia” da parte del Presidente della Repubblica.

 

Rosario Amico Roxas

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