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Piacenza: I Fiorentini Note Noir Quartet a Lugagnano

Penultimo appuntamento per Summertime in Jazz

| Scritto da Redazione
Piacenza: I Fiorentini Note Noir Quartet a Lugagnano

Tenetevi forte e allacciate le cinture perché, grazie al Comune e alla Proloco di Lugagnano, il ridente paese della Val d’Arda sarà la base di partenza per un viaggio straordinario che, nel corso di un’unica serata, vi porterà in tour in tutta Europa. L’occasione è offerta dal concerto dei fiorentini Note Noire Quartet, che giovedì 7 agosto alle ore 21:15 in piazza IV Novembre a Lugagnano Val d’Arda saliranno sul palco per il penultimo appuntamento della rassegna “Summertime in Jazz 2014”, organizzata da Piacenza Jazz Club con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della Camera di Commercio di Piacenza, il Patrocinio dalla Provincia di Piacenza e dalla Regione Emilia-Romagna e, in questo caso, anche del Comune di Lugagnano.

Già a partire dalle 19.30 la musica dilagherà per le strade e le piazze di Lugagnano grazie a due interessanti formazioni: in piazza Castellana la voce di Francesca Bianco sarà accompagnata dal pianoforte di Erminio Cella mentre presso il Municipio sarà la tromba di Gianni Satta a duettare con il pianoforte di Gino Marcelli.

Il “tour” di cui si parlava, completamente gratuito, come tutti quelli della rassegna, sarà a tema musicale. I Note Noire sono composti da Ruben Chaviano al violino, Roberto Beneventi alla fisarmonica, Tommaso Papini alla chitarra e Mirco Capecchi al contrabbasso e, fin dai suoi primi passi, il gruppo si è mosso con l'idea di far convergere brani di repertori eterogenei, suoni e forme delle tradizioni zingare che hanno percorso l'Europa nel Novecento: dalle czardas ungheresi al valse musette, passando per lo swing, le hora rumene, i canti albanesi; il tutto amalgamato da una sapiente tecnica d’improvvisazione di stampo jazzistico, in una sonorità tipica dello swing manouche francese, in omaggio a Django Reinhardt. Si tratta di un quartetto di musicisti che, grazie ai loro strumenti e al loro progetto musicale, riescono a trascinare gli spettatori in un altrove lontano e ammantato di magia, rapiti da atmosfere di luoghi che magari non si è mai avuto l’occasione di visitare, ma che loro fanno vividamente immaginare, luoghi che si materializzano e si ricreano così, attraverso l’energia scaturita dall’ascolto di questo particolare ensemble. Vi sembrerà di essere seduti in un caffè parigino all’aperto, di assistere a un violento litigio di due innamorati a un incrocio delle strade lastricate di pietre bianche a Dubrovnik, di percorrere in motorino una sterrata su un’isoletta greca che porterà diretti al mare più cristallino che si possa desiderare, di andarvi a sedere trafelati sotto un riparo di fortuna in un afoso pomeriggio estivo, nel bel mezzo del nulla della puszta ungherese.

Il quartetto, col proprio repertorio, unisce il mondo musicale mediterraneo e quello mitteleuropeo, presentando una serie di brani solo apparentemente lontani tra loro, ma che in realtà non lo sono affatto. La musica costituisce il guado possibile tra questi mondi distanti, che fanno così fatica a parlarsi. Il collegamento tra le varie tradizioni musicali locali, il quartetto l’ha trovato nelle abili, preziose mani dei musicisti zigani, dove a dire il vero era ben riposto, in virtù di una loro antica e sapiente tradizione di viaggi e di scoperte che fanno della commistione tra culture una consuetudine di vita, esattamente come il Jazz. I Note Noire riescono sempre a proporre musica originale, fondono insieme diverse correnti, diversi stili, diversi modi di suonare, diverse anime cercando una chiave di contemporaneità, ma lo fanno tenendo in grande considerazione e rispettando quella che è la base di partenza.

La ricerca sonora di Note Noire parte dalle corde dei “bouzouki rebetiko” (particolare chitarra utilizzata in una danza greca) di Markos Vamvakaris, per spingersi fino ai violini zigani dell'orchestra di Sandor Lakatos e alle più familiari composizioni di Goran Bregoviç, ma il quartetto inevitabilmente apre questi patrimoni a soluzioni figlie del suo tempo. La presenza del violino afrocubano di Ruben Chaviano Fabian mischia ulteriormente le carte a disposizione del quartetto, sviluppando il discorso musicale con una pronuncia latina, che porta ad uno spettacolo estremamente eterogeneo e colorato in cui la ritmica spinge al ballo.

I quattro si contraddistinguono, in ogni loro concerto dal vivo, per l’energia e la verve che riescono a infondere nel pubblico. Tra le numerose esibizioni nei festival in giro per il mondo, fa piacere sottolineare il concerto che hanno tenuto alla Royal Albert Hall di Londra nella scorsa primavera.

Questa prima edizione di “Summertime in Jazz” che si avvia alla conclusione dopo averci tenuto compagnia con due mesi di ottima musica, si chiuderà sabato 9 agosto a Morfasso con la formazione dei Django’s Clan impreziositi dalla presenza sul palco della cantante Franziska Freymadl

Fonte: Piacenza Jazz Club

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