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Pianeta Migranti.’Lampedusa, continueremo a dormire per strada finché i migranti non sbarcheranno’

Lampedusa parte la protesta di gente che dorme per strada per sollecitare lo sbarco della Sea Wathc.Se dei giovani a Cremona facessero lo stesso, darebbero un segnale!

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti.’Lampedusa, continueremo a dormire per strada finché i migranti non sbarcheranno’ Pianeta Migranti.’Lampedusa, continueremo a dormire per strada finché i migranti non sbarcheranno’ Pianeta Migranti.’Lampedusa, continueremo a dormire per strada finché i migranti non sbarcheranno’ Pianeta Migranti.’Lampedusa, continueremo a dormire per strada finché i migranti non sbarcheranno’

Pianeta Migranti.’Lampedusa, continueremo a dormire per strada finché i migranti non sbarcheranno’

Lampedusa parte la protesta di gente che dorme per strada per sollecitare lo sbarco della Sea Wathc.Se dei giovani a Cremona facessero lo stesso, darebbero un segnale! 

Il Forum “Lampedusa solidale”, come aveva annunciato, passa le notti sul sagrato della Chiesa di San Gerlando per protestare contro lo stallo della Sea Watch, ormai arrivato all'ottavo giorno. Il parroco dell'isola si è unito a loro.

"Il nostro è un semplice gesto di solidarietà nei confronti di persone che stanno soffrendo inutilmente. Noi mettiamo -simbolicamente- in gioco i nostri corpi nel tentativo di dare visibilità e voce agli ultimi della terra, nostri fratelli e sorelle”. Lo dice il parroco don Carmelo la Magra. Il Forum “Lampedusa solidale” comprende la parrocchia, le Chiese evangeliche e i singoli cittadini che hanno deciso di dormire in terra, sul sagrato della parrocchia, con il solo riparo delle coperte termiche, le stesse che vengono date allo sbarco ai migranti in condizioni di ipotermia.

Il sit-in notturno di “vicinanza e solidarietà” con i 43 migranti, tra cui 4 donne e un bambino di 12 anni a bordo della nave Sea-Watch3, alla quale è negato l’approdo per effetto del decreto sicurezza bis, si sta allargando anche ad altre piazze d’Italia e già sono arrivate le prime adesioni da altre località.

“Uno spicchio di ogni comunità, cattolica, laica o protestante, sta rispondendo – afferma don Carmelo, parroco di San Gerlando a Lampedusa -. So che ci sarà qualcosa di simile a Mestre e stasera ci comunicheranno altre iniziative realizzate”.

La serata di ieri “è andata bene – racconta – tanta gente, compresi i turisti, è rimasta a dormire con noi, a solidarizzare, chiedere, informarsi. Molta gente ci ha portato caffè e tè. C’è un aspetto bello di condivisione. Ma quando sentiamo il rumore della coperta termica e il pavimento sotto di noi il pensiero va a chi dorme sul ponte di una nave. Abbiamo sperimentato un po’ cosa vuol dire non avere un letto su cui dormire”. “La nostra non vuole essere una protesta ma un impegno di vicinanza e solidarietà per alzare la voce e chiedere: fino a quando durerà questa situazione?”.  Lampedusa, prosegue, “viene vista come un teatro particolare dove si incontrano le varie parti in causa. Il nostro compito è alzare la voce verso quelli che ci guardano e attendono che prendiamo una posizione”.

La parrocchia ha contatti diretti con l’equipaggio della Sea-Watch3: “I ragazzi dell’equipaggio ci hanno mandato una foto con una scritta: ‘Non dimenticateci’. Così stasera manderemo un video come gesto di risposta. Anche se non possiamo farli scendere non li dimentichiamo”. Nel giorno in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del rifugiato lo sbarco dalla Sea-Watch, sottolinea il parroco, “sarebbe un segno di reale attenzione alla persona, invece che solo celebrazione e commemorazione”. “Spero non si faccia la scelta assurda di mandarli in un porto lontanissimo – commenta -. Certamente l’equipaggio non ha intenzione di riportarli in Libia. Spero che torni la ragione e si facciano scendere al più presto”. Anche perché, sottolinea, “ieri pomeriggio a Lampedusa ci sono stati altri due sbarchi di 45 e 8 migranti. Questo fa capire che le persone arrivano anche senza le Ong, quindi è solo una guerra mediatica”. Come sempre i volontari della parrocchia sono andati ad assistere le persone sul molo: “Abbiamo dato acqua fresca e un po’ di accoglienza umana”.

"Chiediamo a quanti condividono il nostro messaggio di organizzare iniziative analoghe - dice il parroco - Rivolgiamo ai passeggeri e all'equipaggio della Sea Watch un abbraccio e un messaggio: siamo con voi!". E annuncia: "A Lampedusa ci ritroviamo questa sera a partire dalle 22 e speriamo di vedervi numerosi anche in altri luoghi".

Da Agensir 20 giugno 2019

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