Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 10.51

PISAA CONTRA VEENT L’E’ ‘N BROT PISAA! |G.Carnevali ( Cremona)

…è difficile lottare contro l’opinione corrente, meglio andare per la propria strada

| Scritto da Redazione
PISAA CONTRA VEENT L’E’ ‘N BROT PISAA! |G.Carnevali ( Cremona)

E’ una historiella codesta, amico mio Gianni Carlo, che riesce sempre a fornirci insegnamenti di “giustezza”. E di grande “saggezza”. Vo a favorirvela, va là.“Tanto tempo fa un santo monaco aveva con sé un allievo, un ragazzo molto attento ed ubbidiente. Un giorno lo chiama e gli dice: “Vai a prendere l’asino che andiamo in città”. Il giovane prende l’asino, aiuta l’anziano monaco a salirvi e si avviano verso la città, il monaco in groppa all’asinello e il ragazzo a piedi. Si imbattono in alcune persone le quali naturalmente hanno qualcosa da ridire: “Ma guarda com’è infingardo quel vecchio monaco: lui a cavallo e quel povero ragazzo così fragile e delicato lasciato a piedi”. Appena udite queste parole il vecchio monaco scende dall’asino, fa salire il ragazzo e si rimettono in cammino. Poco più avanti incontrano altre persone: “Oh guarda cosa si deve vedere. Un giovane sano e robusto a cavallo e un povero vecchio a piedi. Non c’è più rispetto, non c’è più carità”. A queste parole il ragazzo salta giù dall’asino, aiuta l’anziano monaco a salirvi di nuovo, risale pure lui e s’incamminano verso la città. Strada facendo altra gente e altri commenti: “Guarda quella povera bestia! Fra poco morirà stremata sotto il peso di quei due fannulloni. Ci vorrebbe almeno un poco di pietà!”. Il santo monaco ed il ragazzo allora scendono in silenzio e proseguono il cammino a piedi. Ma qualcuno non è ancora soddisfatto: “Guardate, guardate…..! S’è mai vista cosa più sciocca? Quei due hanno l’asino, e vanno a piedi!”. A questo punto l’anziano monaco dice al ragazzo: “Torniamo a casa, va là”. Strada facendo gli spiega: “Hai capito la lezione, figliolo? Per quanto tu ti sforzerai di assecondare gli altri, ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire. E allora tu impara a tirare diritto per la tua strada e a non prestare ascolto alle chiacchiere della gente”. Sapete cosa mi frulla in quel “niente di più colorato della mia materia grigia”, amico Gianni Carlo? Che quel bimbaccio di boy scout già sindaco di Firenze, Renzi di cognome, Matteo…di fatto, in solida compagnia col nostro neofita sindaco John Luca Galimberti, “Zanèn de la bàla” per l’occasione, mica che stanno tanto a sottomettersi a certi poteri forti, mica che è usuale per loro il meschino: “Sissignore, signorsì”, mica che si sono infilati in un “cul de sac”, piuttosto vanno dritti per la loro strada, perché: “Lavorano d’accordo col popolo-siamo tutti popolo-e per il bene del popolo, senza l’ignobile segreto pensiero di poterlo raggirare un’altra volta”. (Primo Mazzolari). Vedete, amico mio Gianni Carlo, loro “si”  che stanno venendo su bene! Ciao, vi saluto, volevo semplicemente augurare loro buona fortuna.    

      

Giorgino Carnevali (Cremona) 

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