Milano, 3 febbraio 2014. “E’ un primo passo per equiparare il criterio di calcolo, però la soglia è ancora troppo diversa per essere realmente equanime. E comunque le dotazioni vanno riequilibrate”, è il commento di Fabio Pizzul, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VII Commissione Cultura e istruzione, alla rinnovata dote scuola presentata dal presidente Maroni e dall’assessore Aprea. “Prendiamo atto della decisione della Giunta che, dopo non pochi bisticci, ha deciso di rimodulare i criteri uniformando sia dote che buono scuola all’Isee – continua Pizzul –. Ci saranno, dunque, meno discriminazioni di accesso tra studenti delle statali e delle paritarie. Tuttavia, rimane ancora un’eccessiva discrepanza tra l’Isee stabilito per la dote, 15mila euro, e quello per il buono, 38mila, che significa, per una famiglia con figli, un’imponibile che può sfiorare i 100mila euro l’anno, quindi non esattamente in difficoltà”, sottolinea il consigliere Pd. Tuttavia, Pizzul apprezza “il primo sforzo per equiparare il criterio di calcolo. Adesso va rivista la soglia di assegnazione e vanno riequilibrate le voci previste a bilancio: ancora una volta, solo 5 milioni di euro per dote scuola e ben 30 milioni per il buono. La via lombarda al finanziamento delle paritarie, perché di questo si tratta, rimane comunque un escamotage. La questione andrebbe affrontata in modo organico a livello nazionale".
2014-02-05
