(Dal bel libro “Cuore”, particolarmente dedicato ai ragazzi).
Carissimo Signor Direttore,
s’ha ancora da “di” (dal verbo dire): “Cambia che ti passa?” Risposta: “En par de…zuffoli, va la! ». Come a dire : “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma!”. Mi garba allora un melanconico “rimembro” del bel romanzo “CUORE” del De Amicis Edmondo. Abbozzo, a lisca di pesce, un parallelo con le ricorrenti criticità gestite ultimamente dalla giunta Perri in tema di qualità dell’aria, inquinamento e polveri sottili e “vai là che vai bene”. Ed allora, “chissàmaiperchè”, rivedo i Garrone, i Coretti, il Nelli, il Votini, il Garoffi, soprattutto rivedo un signorino, il Carlo Nobis (che sembra tanto superbo). E poi il Franti (faccia tosta e trista). Ma il più bello di tutti, quello che ha più ingegno, che sarà il primo, di sicuro, è il Derossi. Non so, ma quasi ingenuamente io ci voglio un sacco di bene al Precossi, il figlio del fabbro ferraio, forse per quella sua giacchetta lunga (che tutti gli tirano), che pare pure un malatino. Ma quanti ne scorgete voi, suvvia caro Signor Direttore, di “simiglianti” a Garrrone?
Garrone piace a tutti, è il più grande della “classe”, aitante, le spalle larghe; è buono Garrone, si vede quando sorride; pensa sempre…lui, sempre, come nelle migliori occasioni, le più riuscite. E tutti li aiuta, tutti, nel bisogno! E tutti pure li difende…i suoi compagni di “classe”. Pensate che a quelli di città ci fa pure “le targhe alterne”. Pari nei giorni pari, dispari nei giorni dispari. E ci blocca pure il traffico…la domenica, ci allieva un poco l’aria pesante, un giorno si ed uno no. Mentre invece a quelli delle periferie, (come noi, per esempio) a noi, a noi della periferia, che se siamo in quarta serie (calcisticamente parlando) è tanto di guadagnato, a noi “checcifa?”. A noi poi residenti in quel di Cavatigozzi e Spinadesco, “chiccipensa” a noi? Eppure anche da noi la qualità dell’aria, i Pm10 rilevati dalla nostra centralina risultano sempre altissimi. Tuttavia io ce l’ho un originale suggerimento.
Facciamo così, va la, facciamo che, a giorni alterni, gli strabordanti stabilimenti che si sono prepotentemente insediati dalle nostre parti, chiudano un giorno si ed uno no, giusto per “par condicio”. Beh, come idea, non sarebbe neanche tanto malvagia del tutto per abbassare i valori delle polveri sottili, gli inquinanti!. Tanto più che ci “scivono” di continuo sul sito: “Buone pratiche quotidiane per ridurre il problema oggi, domani e dopo…mica che c’è bisogno di imprese eroiche, ma va la, sono sufficienti piccoli gesti: a patto che tutti facciano la propria parte”. Temo, purtroppo a tal proposito, reazioni incontrollabili. Ed allora, caro il mio caro Signor Direttore, avete capito come “tira l’aria”, soprattutto come l’è la storia!? “Il grido del povero sale fino a Dio, ma non arriva alle orecchie dell’uomo”. (Felicitè-Robert de Lamennais).
Giorgino Carnevali
