Sabato, 27 luglio 2024 - ore 03.44

Politica, ‘ Roma quel grosso baraccone da fiera millenaria’ Francesco da Don Primo di Giorgino Carnevali

Non mi lascio suggestionare dallo “strappo” nel Pd, ci mancherebbe anche questa. Le abbiamo già viste tutte sul Pd? Possibile, ma non ci giurerei. Dico semplicemente che ho una fuga dentro il cuore….! E se mi imbarcassi su di un peschereccio? “Non farlo, va là!”.

| Scritto da Redazione
Politica, ‘ Roma quel grosso baraccone da fiera millenaria’ Francesco da Don Primo di Giorgino Carnevali

Politica, ‘ Roma quel grosso baraccone da fiera millenaria’ Francesco da Don Primo di Giorgino Carnevali

Non mi lascio suggestionare dallo “strappo” nel Pd, ci mancherebbe anche questa. Le abbiamo già viste tutte sul Pd? Possibile, ma non ci giurerei. Dico semplicemente che ho una fuga dentro il cuore….! E se mi imbarcassi su di un peschereccio? “Non farlo, va là!”.

Tuttavia qualcosa mi è stato rubato, e non lo trovo più quel qualcosa. “Ma cosa dici? Sei sicuro? Guarda che non c’è niente di tutto questo”. Così amici degli amici avevano tentano di convincermi. Mi ero arrabbiato tantissimo, perché vedi Gianni Carlo, i bambini sono persone serie, detestano gli scherzi stupidi. Sanno però che prima o poi si avvereranno. Don Primo Mazzolari, un “lui” affatto d’altri tempi, uno che certe “incomprensioni politiche” (chiamarle “rebelòt”, ecco appunto, “rebelòt” costituirebbe un appropriato termine), lui le aveva già focalizzate addirittura più di sessant’anni fa. Già, sessant’anni, quasi una vita intera, mannaggia! Don Primo Mazzolari, un prete amico della povera gente, come tanti preti ancora lo sanno essere. O forse no?  “Non si fa buona politica con la pattumiera”. Odimi bene allora, poiché sono letteralmente trasecolato allorquando Papa Francesco…Evviva Francesco!..un Papa sulla tomba di don Mazzolari, a pregare, clamorosamente notevole! Una conferma, se ancora ce ne fosse stato di bisogno, un importante riconoscimento del lavoro che la Fondazione ha svolto in questi anni per custodire la memoria di don Primo, studiarne l'opera sacerdotale e culturale, e diffonderne il messaggio cristiano. Una grande eredità quella di don Primo, una delle figure di prete che hanno profondamente inciso nella formazione di coloro che lo hanno apprezzato. E non solo LORO! Arciprete lombardo, giornalista, scrittore, polemista, amico della povera gente, antifascista fedele al Vangelo, scomparso il 12 aprile 1959. Tanto si scriverà della visita di Francesco a Bozzolo, altrettanto si ricorderà di quel grande dono di un Papa in quanto a messaggio per la Chiesa di oggi. Nella “prefazione ti imbeccavo” di politica scandalistica, già, semplicemente perché quella (la politica!) ormai da troppo tempo tiene umiliati gli italiani. Senti su cosa scriveva lui, quell’arciprete di Bozzolo, “opinionista” a prescindere al proposito: “Quando saremo davanti all’inverno, assisteremo al solito brusco risveglio, provocato al solito modo e seguito dai soliti affrettati rimedi che non rimediano affatto, anche se gravano sul bilancio più delle provvidenze che si sarebbero potute apprestare tempestivamente qualora governo, Parlamento, partiti, sindacati, organi tecnici…volessero veramente ciò che dicono di volere. Fanfani e Dossetti hanno presentato un ordine del giorno che domanda al partito di discutere e approvare prima delle ferie estive i disegni di legge sulla Cassa del Mezzogiorno, sulle zone arretrate centro-settentrionali, sull’incremento edilizio. Se queste leggi non passeranno in tempo, nel prossimo inverno centinaia di migliaia di uomini saranno senza lavoro. CAPIRA’ IL GOVERNO? CAPIRA’ IL PARLAMENTO? CAPIRA’ LA DC?  Fanfani e Dossetti avranno la forza di far convergere il partito su questa urgenza? Siamo a metà giugno, e con quest’afa che è nell’aria e negli spiriti, solo un miracolo può DISINCAGLIARE ROMA. SI HA L’IMPRESSIONE CHE ROMA STIA DIVENENDO OGNI GIORNO PIU’ UN GROSSO BARACCONE DA FIERA MILLENARIA, OVE SI DANNO TUTTI GLI SPETTACOLI, FUORCHE’ QUELLI VERAMENTE UTILI”. C’è bisogna che vada oltre, amico mio? No, non mi sembra proprio il caso, ma ce ne sarebbe di carne da mettere al fuoco! Chiudo, m’è d’obbligo. Credo che Papa Francesco ci consegnerà un messaggio per comprendere ancora meglio l'eredità lasciataci da don Primo e la sua attualità nella Chiesa del nostro tempo.  “Non si fa buona politica con la pattumiera”  esortava già allora don Primo. Coi tempi che corrono, un bel presagio va là! Del resto “Il sole risplende sempre, non ha altra scelta, nulla di nuovo”. (Samuel Beckett).

Giorgino Carnevali (Cremona) 

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