PONTE SULLO STRETTO. TUTTO E’ POSSIBILE, MA Arnaldo De Porti
IL PROGETTO NON MI PARE PRIORITARIO IN QUESO MOMENTO, OLTRE A SFIDARE L’IMPONDERABILITA’ DEGLI EVENTI CON UN CLIMA IN DISORDINATA EVOLUZIONE DI CUI EMILIA-ROMAGNA CI HA OFFERTO UN “PICCOLO” DISASTROSO ASSAGGIO…
Quando sento parlare di questo progetto (di altri simili ne ha parlato anche il Gazzettino in data 22.11.2018 in un articolo a firma Alberto Francesconi), progetto questo che, a mio avviso, vuol far più onore ad una spasmodica ingegneria legata principalmente al business più che alla sicurezza in relazione al suo utilizzo, ma che non tiene neanche in debito conto della assoluta incertezza sulla stabilità nel medio-lungo termine in quanto, come abbiamo visto, l’uomo non è in grado di dominare la natura (Emilia Romagna, Ponte Morandi di Genova senza citare gli altri ponti crollati docent !), allora mi vengono in mente certe bizzarrie di certi uomini cui faccio cenno in appresso.
Una volta si voleva sfidare le acque asfaltando il Canal Grande di Venezia, poi si volevano costruire delle strade pensili partendo da Riva degli Schiavoni, poi (e mi scuso se sbaglio il nome, nel qual caso sarei pronto ad una rettifica immediata), durante il governo Berlusconi, il Ministro Brunetta aveva lanciato l’idea di costruire un tunnel sottomarino, sotto il Canal Grande, per raggiungere il Lido di Venezia.
D’accordo, siamo andati sulla Luna, ma qui si gioca d’azzardo con i soldi pubblici che, a mio avviso, potrebbero avere più efficaci destinazioni. Del resto non va dimenticato che madre natura, sì ci accontenta, ma non nel caso le si chieda il permesso di martoriarla !
Chi vivrà, vedrà.
Arnaldo De Porti, Belluno-Feltre