Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 11.07

Primarie a Milano, Mirabelli (Partito Democratico) sostiene Beppe Sala

Il senatore del PD: «Dopo la vicenda degli scali ferroviari la coalizione del 2011 non esiste più»

| Scritto da Redazione
Primarie a Milano, Mirabelli (Partito Democratico) sostiene Beppe Sala

«Sostengo Beppe Sala perché penso che sia in grado di fare bene l’amministratore e che sia una persona perbene. Sala ha tre grandi talenti più di Balzani e Majorino. Innanzitutto è in grado di continuare ad alimentare il prestigio internazionale che Milano ha acquisito grazie a Expo e sarebbe un peccato perdere tutto quello per il quale abbiamo lavorato. Inoltre, Sala ha dimostrato con Expo di avere una grande capacità di fare sintesi tra posizioni e interessi diversi e di avere un’idea e una visione che guarda al futuro. Questo è quello di cui la città oggi ha bisogno dopo questi cinque anni». Lo ha affermato il senatore del PD milanese Franco Mirabelli.

«Sala è l’unico che ha posto al centro delle sue dichiarazioni su Milano due cose decisive: la città metropolitana e le periferie», ha proseguito Mirabelli. «La città metropolitana è qualcosa su cui siamo in ritardo e non si è fatto ancora un investimento come quello che sarebbe necessario. Forse la giunta l’ha vissuta troppo dal punto di vista burocratico e l’ha considerata più un onere che un’opportunità. L’altra questione, quella delle periferie, ha visto l’amministrazione fare bene. Ma è evidente che sulle periferie non c’è stata una svolta davvero concreta e visibile».

Mirabelli ha poi ricordato che «la Giunta Pisapia ha fatto bene per cinque anni. Milano è cambiata in meglio. Il tema non è che adesso bisogna diventare i custodi di quei buoni risultati. Il tema è che bisogna costruirne di nuovi. La continuità deve essere nel coraggio di proseguire sul terreno della trasformazione della città, innovando. Lo stesso coraggio che si è avuto affrontando la sfida di Expo, la scelta di Area C e altro. Questa è la continuità. Non ci può essere la continuità della coalizione. La vicenda degli scali ferroviari, in questo senso, è assolutamente illuminante. La coalizione che vinse cinque anni fa non esiste più. Un pezzo di quella coalizione, votando contro una delibera tanto importante come quella degli scali, su cui si realizzava una parte del futuro di Milano, ha dimostrato di non volere lo sviluppo ma di essere legato a un’ottica ideologica e basta».

«SEL è stata in pieno dentro questo percorso di trasformazione della città, di innovazione. Sono stati coerenti. Ma adesso SEL non faccia prevalere logiche nazionali. SEL ha una scelta: o sta dentro il centrosinistra con le forze che hanno governato Milano. Oppure sceglie di uscire, e allora si condanna ad allearsi con chi ha votato contro gli scali, e quindi con chi ha un’altra visione che nulla ha a che fare con la Giunta Pisapia. Questa è la vera scelta politica che deve fare SEL», ha concluso Mirabelli.

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