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PUTIN PROVOCA GEORGIA ED UCRAINA

| Scritto da Redazione
PUTIN PROVOCA GEORGIA ED UCRAINA

PUTIN PROVOCA GEORGIA ED UCRAINA MENTRE IL MONDO PENSA -SOLO- ALLA SIRIA
Il Presidente russo sfrutta la disattenzione dell'opinione pubblica, interessata solo alla Siria, per compiere ennesime provocazioni nello spazio ex-sovietico. Infranta nuovamente l'integrità territoriale georgiana

Mentre l'attenzione dell'opinione pubblica è puntata sulla Siria, la Russia provoca la Georgia. Nella giornata di martedì, 27 Agosto, il Presidente russo, Vladimir Putin, si è recato in visita ufficiale regione separatista georgiana dell'Abkhazia.

La visita, effettuata il giorno del quinto anniversario del riconoscimento unilaterale dell'indipendenza dell'Abkhazia da parte della Russia, ha provocato la protesta ufficiale del Governo georgiano, che ha ritenuto il comportamento del Presidente Putin una violazione della sovranità nazionale di Tbilisi.

Condanna è stata espressa dal Ministro degli Esteri georgiano, Maia Pandzhikidze, che ha parlato di atteggiamento provocatorio da parte della Federazione Russa destinato a complicare le relazioni diplomatiche tra Tbilisi e Mosca.

L'Abkhazia, assieme all'Ossezia del Sud, è una regione georgiana che è stata occupata dalla Russia mediante un'aggressione militare nell'Agosto 2008.Q In seguito a questa guerra lampo, la Russia, nonostante la contrarietà della Comunità Internazionale, ha riconosciuto le due Regioni georgiane come indipendenti.

L'aggresione militare alla Georgia è stata mirata ad arrestare il processo di integrazione di Tbilisi nella NATO: un obiettivo strategico che il Governo georgiano ha di recente ribadito come priorità della Politica Estera del Paese.

Tuttavia, la provocazione di Putin alla Georgia non è la sola tensione scatenata ad hoc dalla Russia nei confronti di Paesi ex-URSS vicini all'integrazione con l'Occidente.

Sabato, 24 Agosto, la Russia ha confermato il blocco delle importazioni dall'Ucraina dei prodotti della dolciaria Roshen. La Roshen è posseduta da Petro Poroshenko, il Ministro del Governo ucraino che, più di tutti, sostiene l'avvicinamento di Kyiv all'Unione Europea.

Mosca contraria all'integrazione europea

L'Ucraina è vicina alla firma dell'Accordo di Associazione con l'UE: documento che consente l'integrazione economica di Kyiv nell'Unione.

La Russia ha così avviato nei confronti dell'Ucraina di una ritorsione commerciale per constingere Kyiv all'adesione all'Unione Doganale Eurasiatica: progetto di integrazione sovranazionale dello spazio ex-sovietico coordinato da Mosca per garantire alla Federazione Russa l'egemonia nel mondo ex-URSS.

Critiche all'atteggiamento di Mosca sono state espresse dal Commissario UE all'Allargamento e all'Integrazione, Stefan Fule, che, con una nota, ha contestato l'uso da parte della Russia di ritorsioni commerciali per influenzare scelte di natura politica di uno Stato indipendente come l'Ucraina.

L'Occidente intervenga politicamente anche in sostegno di Tbilisi e Kyiv

Non è la prima volta che Putin approfitta della disattenzione dell'opinione pubblica internazionale per ristabilire con la prepotenza l'egemonia della Russia nello spazio ex-sovietico, sopratutto nei confronti di Georgia ed Ucraina.

Questi due Paesi, per via della loro ubicazione geografica e della ricchezza di risorse naturali, rappresentano un obiettivo di interesse strategico che Mosca vuole a tutti i costi possedere per rendere la Russia una superpotenza globale.

L'integrazione di Ucraina e Georgia nell'Unione Doganale Eurasiatica consente alla Russia di soddisfare le proprie ambizioni imperiali mediante l'annichilamento della legittima aspirazione di Kyiv e Tbilisi all'integrazione nell'Occidente.

È per questa ragione che, più che alla Siria, sarebbe bene che Stati Uniti d'America, Gran Bretagna, Francia, Germania, Turchia e gli altri membri NATO intenzionati a punire il Regime di Damasco per le violazioni dei Diritti Umani riponessero attenzione anche alla situazione nello spazio ex-sovietico.

L'Occidente, in particolare USA e Gran Bretagna, che si sono sempre distinti per promuovere e difendere la democrazia nel Mondo, ben farebbe a prendere una chiara posizione in sostegno dell'Indipendenza di Georgia ed Ucraina, e della loro seppur non immediata integrazione nella NATO e nell'UE.

Matteo Cazzulani

Freelance Journalist

m.cazzulani@gazeta.pl

http://matteocazzulani.wordpress.com

http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

29/08/2013

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