Martedì, 07 maggio 2024 - ore 10.44

"Amnistia, una prepotente urgenza"

| Scritto da Redazione

Significativo successo di pubblico per il convegno dal titolo "Amnistia, una prepotente urgenza" svoltosi ieri presso l'Hotel Impero e coorganizzato dalla Camera Penale di Cremona e Crema "Sandro Bocchi" e dai radicali cremonesi dell'Associazione Piero Welby. Ospiti l'avvocato Sergio Genovesi, presidente della Camera penale della Lombardia orientale, l'onorevole Rita Bernardini, segretaria nazionale di Radicali Italiani e l'avvocato Gianluigi Bezzi, responsabile dell'osservatorio carceri della Camera penale distrettuale.

I tre oratori, tutti di grande spessore,  hanno condiviso la necessità di un provvedimento di clemenza, anche in considerazione del formale messaggio inviato alle camere dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso 8 ottobre 2013 e della imminente scadenza imposta allo stato italiano dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo con la ormai famosa sentenza pilota "Torreggiani".

L'avvocato Sergio Genovesi ha ribadito il grande lavoro da sempre svolto dall'Unione italiana delle camere penali sull'emergenza carceraria e più in generale sulla questione giustizia, rimarcando ancora una volta il fondamentale ruolo del difensore, spesso unico e ultimo baluardo sia dell'imputato che dello stesso diritto e ricordano il grande successo della affermazione nella carta costituzionale del principio del "giusto processo".

Rita Bernardini ha ricordato che nella sentenza "Torreggiani" la Corte europea dei diritti dell'uomo ha scritto che il sovraffollamento carcerario in Italia non riguarda pochi casi (i ricorsi, tra l'altro, sono centinaia se non migliaia), ma ha "carattere strutturale e sistemico" e ha accertato che le condizioni di molti detenuti nelle prigioni italiane sono contrarie all'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo che vieta la tortura e i "trattamenti inumani e degradanti".

Tale situazione - ha continuato la Bernardini - pone lo stato italiano in una condizione di illegalità, di "flagranza criminale", che deve essere fermata al più presto attraverso gli unici strumenti adeguati: amnistia e indulto.

Gianluigi Bezzi ha richiamato l'attenzione sulla inadeguatezza delle risposte sinora offerte dal legislatore per superare la scadenza del 28.5.2014, essendosi rivelati inadeguati i rimedi offerti dalla legge Alfano e dai decreto "svuota carceri".

L'incontro - al quale ha assistito un pubblico composto non solo da addetti ai lavori, ma anche da numerosi cittadini, è stato moderato dall'avvocato Alessio Romanelli, segretario della Camera penale di Cremona e Crema "Sandro Bocchi".

CREMONA 22.2.2014

CAMERA PENALE DI CREMONA E CREMA "SANDRO BOCCHI"

ASSOCIAZIONE RADICALE "PIERO WELBY

Nella foto: dalla sinistra, Bezzi, Genovesi, Bernardini, Ravelli, Romanelli

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