Il Governo si attivi e convochi un tavolo nazionale tra industriali e allevatori affinchè il comparto industriale del latte riconosca un' equa remunerazione ai produttori italiani.
Questo è quanto richiede la Risoluzione di cui sono cofirmatario, votata all'unanimità oggi in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Un prezzo che tenga conto degli ulteriori aumenti dei costi di produzione a cui gli allevatori sono stati esposti in questi ultimi periodi e che, proprio in conseguenza di tali aumenti, non è in grado di retribuire adeguatamente le aziende agricole.
Le quali, nonostante le condizioni contingenti, continuano a fornire alle industrie di trasformazione un prodotto di elevata qualità e di assoluta garanzia su un piano sanitario.
Le attuali condizioni economiche applicate non tengono in considerazione neppure dell'andamento del mercato lattiero-caseario internazionale.
Per cui nella Risoluzione impegniamo inoltre il Governo ad attivarsi perché venga garantito un prezzo del latte bovino indicizzato, combinando vari fattori che possono comprendere indicatori che riflettono i cambiamenti delle condizioni di mercato, la qualità o la composizione del latte crudo consegnato, i costi delle materie prime e il costo finale di vendita del latte.
Nel testo approvato è stato inoltre inserito un mio specifico emendamento che prende positivamente atto di quanto già fatto in Lombardia: l'accordo semestrale che ha portato a 0,42 euro/litro il prezzo del latte lombardo.
Da parte mia sarà mantenuto alto il livello di guardia nei confronti dell'Esecutivo perché si applichi celermente quanto richiesto dal Parlamento.
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On. Franco Bordo
Deputato della Repubblica Italiana
per Sinistra Ecologia Libertà
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