Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 17.13

Quando chi governa è il ragioniere | A.Agostini

| Scritto da Redazione
Quando chi governa è il ragioniere | A.Agostini

Succede sempre così. Quando la politica è in crisi e i tecnici non sanno che fare spunta sempre il ragioniere. La mitica rimessa in ordine dei conti ( sulle spalle dei cittadini ) . Perchè sta storia è vecchia , prima condanna - ora in appello - di sindaco e giunta per la vicenda dello scorporo di Ami comprensiva della cessione della autorimessa di Boccadasse - 450.000 di danno erariale per il sindaco, un altro bel gruzzoletto per gli assessori coinvolti -. Poi la prevista - e bloccata a furor di popolo ambientalista - trasformazione della rimessa di Staglieno in supermarket con ulteriore copertura del Bisagno, poi la vendita dell'officina di Gavette per farne supermarket - in corso -, infine il recente rinvio a giudizio per 2 milioni di danni di sindaco e cda per l'affare privatizzazione. Insomma la recente storia di Amt è stata un sussegursi di flop , di cambi di destinazione d'uso, di perdita di efficienza e occupazione , di reati ( al momento a giudizio ), gestiti tutti dalle stesse persone: la maggioranza di centro sinistra che amministra da sempre la città e i tecnici che o avvallando o facendo finta di non vedere e stando ben zitti hanno permesso questo sfacelo.
E allora ecco il ragioniere a comandare e il giudice a inquisire e ( ci auguriamo ) a condannare i cattivi.
 
Ma il problema è come sempre tutto politico, sta nell'incapacita pluridecennale degli amministratori di questa città di agire con lungimiranza con un approccio complessivo, di sistema al problema, nell'interesse pubblico.
La mobilita' delle persone e delle merci in città è un argomento complesso che va affrontato in maniera professionale e politica e che è stato gestito per lo meno da incompetenti ( sempre sostenuti dai pasdaran presenti in consiglio la cui competenza in merito è nella stragrande maggioranza dei casi pari a zero, ma votavano e votano in larga parte come un sol uomo o donna ).
Non è il problema di Amt o dell'integrazione del biglietto treno bus e nave bus.
E un'idea di come e perchè le persone e le merci si muovono nello spazio urbano venendo da dove e andando dove, efficentizzando il tutto, togliendo i colli di bottiglia, salvaguardando salute ambiente e lavoro, esattamente quello che i " nostri " amministratori si son ben guardati dal fare . E' il caso di via Avio-molteni, di via Borzoli, del nodo di San Benigno, della viabilità in Valbisagno ( prevedibilmente distrutta insieme con la struttura del commercio di prossimità in valle dagli interventi previsti a Ponte Carrega, Ca de Pitta, via Lodi ), ecc.ecc.
Il problema è sempre lo stesso: tagliare un nastro farsi belli col capo , l'importante e' raccontare che si e' fatto qualcosa, tanto paga pantalone e nessuno chiede i danni. E il bello e' che ti rivotano sempre ( forse non piu' speriamo ).
Bello fare una metropolitana e inaugurala: avete per caso mai visto i conti di una metropolitana che oltre a costarci sangue per costruirla, altrettanti ce ne costera' per coprire l'eterno passivo gestionale? Be io non li ho visti e scommetto nemmeno il consiglio comunale , ne in sede di proposta, ne in sede di prolungamenti o altro.
Con l'Amt è tutto e sempre cosi': si fanno contratti per fare le strisce gialle e non si fanno per le proteste dei cittadini e dei municipi. Ma chi ha detto di si a chi ha steso quei contratti? Erano fatti male, non accettabili ? Ma no, le menti migliori li avevano elaborati perfettamente, solo che quando la gente si incazza perche' giustamente non e' messa in grado di spostarsi per assoluta mancanza di una gestione di sistema del problema, ecco che gli amministratori calano le brache, i tecnici cambiano idea e i cittadini restano gabbati e in coda.
Il sindaco secondo tradizione pluridecennale anziche' risolvere il problema - che sembra che i suoi tecnici e assessori non hanno la benche' minima idea di come approcciare - rispolvera le idee dei suoi avi e se la prende con la plebaglia dell'amt in difesa dei consumatori - cioè i figli e i parenti della suddetta plebaglia - e innesca una polemica per nascondere il nulla e infatti nulla risolve rimpallando tra istituzioni tutte governate con la stessa maggioranza che non riesce a mettersi daccordo su nulla.
Ma non sarebbe meglio mandare ad occuparsi di agricoltura ( nel senso di coltivare in proprio ) un po' di gente e di tecnici proni, ma culturalmente incapaci e mettere al loro posto tecnici di vaglia che hanno espresso piu' volte negli anni una diversa visione del problema e della loro soluzione e lo hanno anche scritto e detto nel corso di innumerevoli quanto infruttuose osservazioni in consiglio comunale? Noi ambientalisti siamo disposti a lavorare gratis se il sindaco ci dara' fiducia e cosi' sarebbe felice anche il ragioniere.
Ma a qualcuno tra i nostri amministratori vuole accettare la sfida o sono solo ( come temo ) molto attaccati alle loro poltrone, poltronette, poltroncine e del bene pubblico non gliene puo' fregare di meno?
 
Andrea Agostini
Presidente Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova.

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