Domenica, 19 maggio 2024 - ore 21.58

Registro dei testamenti biologici a Cremona, avviata l’istruttoria

Primo passaggio nella Commissione Consiliare Trasparenza

| Scritto da Redazione
Registro dei testamenti biologici a Cremona, avviata l’istruttoria

Avvio dell’istruttoria sull’istituzione del Registro dei testamenti biologici (Direttive anticipate di fine vita) è l’argomento trattato nel pomeriggio dalla Commissione Consiliare Trasparenza, presieduta dal consigliere Michele Bufano, alla quale ha partecipato l’Assessore alla Trasparenza e Vivibilità sociale Rosita Viola. Nel corso della seduta è stata illustrata la bozza di regolamento sulla quale i consiglieri sono stati chiamati a esprimere i loro pareri.

Il Comune è l’Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo. L’Amministrazione locale, nell’ambito della propria autonomia e potestà amministrativa, tutela la piena dignità delle persone e ne promuove il pubblico rispetto anche in riferimento alla fase terminale della vita umana. A tal fine, fatta salva l’approvazione di un’apposita normativa nazionale in materia, considerata la mozione approvata in Consiglio comunale il 9 marzo scorso, si è pervenuti alla proposta formale di istituzione del Registro dei testamenti biologici.

La tematica del testamento biologico da diversi anni è al centro di un articolato dibattito sia in ambito scientifico, sia in ambito giuridico, tenuto conto che essa investe trasversalmente questioni di ordine clinico-medico, etico-religioso e di inquadramento generale nell’ordinamento giuridico italiano. Al riguardo, l’indirizzo giuridico prioritario fa riferimento all’art. 32 della Costituzione, laddove si dichiara che «nessuno possa essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge».

Inoltre l’Italia ha ratificato, con la legge 28 marzo 2001 n. 145, la Convenzione sui diritti umani e la biomedicina (anche detta Convenzione di Oviedo del 1997), nella quale si stabilisce che «i desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento non è in grado di esprimere la propria volontà, saranno tenuti in considerazione».

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