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Renzo Modiano incontra le scuole piacentine

Giovedì 17 marzo appuntamento in via telematica con l’autore del libro ''Di razza ebraica''

| Scritto da Redazione
Renzo Modiano incontra le scuole piacentine

Il link per seguire l'evento tramite Teams sarà inviato previa richiesta via mail.    

Nuova importante tappa per il calendario di conCittadini 2021-2022 - Rete Piacenza: giovedì 17 marzo, dalle ore 10.30, studentesse e studenti di una decina di classi di diversi istituti di città e provincia - Romagnosi-Casali, Marconi e I.C. Gandhi - incontreranno virtualmente (tramite la piattaforma Teams) Renzo Modiano, testimone della Shoah e autore del libro “Di razza ebraica”, ispirato dai ricordi personali di quanto accaduto a causa del rastrellamento del ghetto di Roma.

All’evento parteciperà anche Giulia Monteleone, consigliere provinciale con delega alle Relazioni istituzionali in materia di Politiche giovanili e sociali, che rappresenterà ai giovani partecipanti gli obiettivi dell’iniziativa.

ConCittadini è il progetto di cittadinanza attiva rivolto a scuole, enti locali, associazioni e istituzioni del territorio avente come capofila la Provincia di Piacenza, che lo coordina e lo promuove con una rete di scuole del territorio. Tre i filoni tematici di riferimento del progetto: memoria, diritti, legalità.

L' obiettivo è quello di far conoscere ai giovani le atrocità perpetrate dai nazisti nei confronti degli ebrei, attualizzarne il senso, esortarli a riflettere sul continuo pericolo di un possibile ritorno di quei sentimenti che hanno portato allo sterminio ebraico e spingerli a comprendere ciò che la guerra significa, gli orrori che essa rappresenta, ai quali, purtroppo, ancora oggi assistiamo.

"Di razza ebraica" è la scritta in rosso che contrassegna la pagella di Renzo Modiano bambino e della sua compagna di banco, la bionda Rachel. Renzo e Rachel sono ebrei e presto, in quel tragico ottobre 1943, le loro fragili esistenze saranno travolte dagli eventi. Durante la grande retata nazista del 16 ottobre (1056 ebrei romani deportati), Rachel scompare su un treno della morte. Renzo viene nascosto in campagna e tutti i suoi familiari si sparpagliano in una dolorosa diaspora. Di rozza ebraica è la storia di quegli eventi e di quei lunghi e difficili mesi; una storia fatta di fame, freddo, paura, fughe, amicizia, scoperte, banalità, tragedie, eroismi e vigliaccherie, tutto visto attraverso gli occhi e le parole di un bambino di sette anni.

Renzo Modiano ha soli 7 anni, ma già comprende cosa sta accadendo attorno a lui. I tedeschi hanno preso Roma, la grande retata del 16 ottobre 1943, oltre a deportare circa 1000 ebrei, gli porta via anche una cara compagnetta di scuola, Rachel. Gli eventi che fanno da cornice servono unicamente ad alimentare la tensione e la paura di essere scoperto e catturato, ma fortunatamente Renzo e suo fratello Guido sono circondati da tanta buona gente. Un gerarca fascista, degli amici che fungono da angeli custodi, dei genitori insostituibili, che gli permettono di nascondersi, sfuggire al pericolo deportazione, e di vivere una vita "quasi spensierata". Ecco l'esperienza di Renzo Modiano. Ho conosciuto personalmente il Sig. Modiano nel "luogo più triste d'Europa", Auschwitz, accompagnati da una validissima guida in un contesto in cui, oltre che apprezzare e conoscere degli ottimi amici, Renzo ha parlato di quella sua significativa esperienza, mentre l'ambiente circostante sembrava volerci trasmettere le grida di dolore e sofferenza delle milioni di persone uccise dalla peste nazista. Per non dimenticare!

Nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria Renzo Modiano incontra gli alunni delle scuole elementari. Il libro di Modiano racconta attraverso gli occhi di un bambino una delle pagine più brutte della nostra storia

Si arricchisce di un’altra pagina, significativa e commovente, il nutrito programma che Faenza ha predisposto per celebrare il Giorno della Memoria.

Lunedì 5 febbraio prossimo il giornalista Renzo Modiano incontrerà i bambini di alcune scuole elementari della città per presentare il libro “Di razza ebraica” (ed. Scheiwiller), un volume sulla tragedia della Shoah.

Renzo Modiano, giornalista e dirigente, ha lavorato alla Olivetti nel campo delle Risorse umane ed è stato direttore del Personale del gruppo Mondadori. Autore di numerose pubblicazioni, attualmente svolge attività di consulenza e di docenza. Con il libro “Di razza ebraica” si è aggiudicato il premio “Ultima frontiera 2006” per la narrativa.

“Di razza ebraica” è la scritta in rosso che contrassegna la pagella di Renzo Modiano bambino e della sua compagna di banco, la bionda Rachel. La scuola di Roma che frequentano è diversa da quella degli altri bambini italiani. Renzo e Rachel sono ebrei e presto, in quel tragico ottobre 1943, le loro fragili esistenze saranno travolte dagli eventi. Durante la grande retata nazista del 16 ottobre (1056 ebrei romani deportati), Rachel scompare su un treno della morte, Renzo viene nascosto in campagna e tutti i suoi familiari si sparpagliano in una dolorosa diaspora. “Di razza ebraica” è la storia di quegli eventi e di quei lunghi e difficili mesi; una storia fatta di fame, freddo, paura, fughe, amicizia, scoperte, banalità, tragedie, eroismi e vigliaccherie, tutto visto attraverso gli occhi e le parole di un bambino di sette anni.

Nella mattina di lunedì 5 febbraio Renzo Modiano incontrerà prima, alle ore 9.00, gli alunni della scuola “E. De Amicis” di Granarolo, quindi, alle 11.00, sarà alla scuola “Martiri di Cefalonia”, infine, alle ore 14.00, alla scuola “A. Pirazzini”.

Le celebrazioni del Giorno della Memoria – che si concluderanno nelle prossime settimane con la realizzazione presso la scuola Martiri di Cefalonia di un corso-laboratorio per docenti sulla danza nel pensiero e nella tradizione ebraica - sono organizzate dal Comune di Faenza, dalla Provincia di Ravenna, dall’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in Ravenna e provincia, dalla Comunità ebraica di Ferrara e delle Romagne, dal Monastero di S. Chiara in Faenza e dall’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento e dalla guerra di liberazione.

Renzo Modiano: la Shoah negli occhi di un bambino

DA COSSALINO

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Renzo Modiano, testimone dell’Olocausto e autore del libro: “Di razza ebraica, la Shoah negli occhi di un bambino” ha raccontato la sua esperienza nel nostro istituto a tutta la cittadinanza

Nella giornata del 16 gennaio 2019 all’Istituto Cossali di Orzinuovi, si è tenuta una conferenza dedicata al giorno della Memoria, nella quale Renzo Modiano -un sopravvissuto del rastrellamento di Roma del 16 ottobre del 1943- ha raccontato la sua testimonianza molto toccante di come lui e la sua famiglia sono riusciti a scampare alla retata.

“Un giorno eravamo a tavola tutti assieme e mio padre ci disse di prepare in fretta la valigia e di seguirlo immediatamente”.

Così si apre il toccante racconto di Renzo, che in quel giorno dovette abbandonare la sua amata casa, dove aveva vissuto i suoi primi anni di vita, per partire verso una destinazione ignota. Suo padre seminò lui e il resto della sua famiglia (mamma, nonni, cugina, zia, sorella) nelle case di alcuni amici in tutta l’Italia.

“Non sapevo dove fossero i miei familiari, nostro padre non ce ne parlava mai, ogni tanto veniva a prenderci, per spostarci in un altra città”.

Intanto i nazisti catturarono oltre mille ebrei dal ghetto di Roma, e solo poco più di 10 persone tornarono vive dal quel “viaggio”. Modiano ha raccontato la sua esperienza nei suoi libri per raccontarci la sua storia.

La partecipazione delle persone presenti è stata molto elevata, con molti interventi e curiosità. Questo evento non era solo aperto agli studenti dell’Istituto ma era rivolto a tutta la cittadinanza di Orzinuovi. È una cosa positiva che una scuola, in occasione di eventi così importanti, si apra anche alla partecipazione dei cittadini.

Avere oggi testimonianze come quelle di Modiano è molto importate, perché solo queste persone possono raccontarci cosa davvero hanno provato; descriverci le emozioni, i fatti, i luoghi che in prima persona hanno affrontato. Ogni tanto dovremmo pensare che siamo stati fortunati ad essere nati in questo periodo, perché abbiamo ancora una testimonianza viva e accesa su questa tragedia. Sarà quando queste persone verrano a mancare che non potremmo più vedere nei loro occhi l’orrore dell’Olocausto. Anche se certamente la testimonianza non si fermerà con la loro scomparsa, sicurante avrà una svolta, toccherà a noi perpetrare la memoria alle future generazioni.

Ringraziamo ancora una volta Renzo Modiano per aver partecipato e aver condiviso con noi la sua esperienza.

enzo Modiano

La Shoah negli occhi di un bambino

Breve introduzione all'intervento di Renzo Modiano

Ancor prima che la Giornata della Memoria venisse designata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005, in Italia essa veniva definita per le sue finalità e celebrazioni con la legge n. 211 del 20 luglio 2000. Il nostro Istituto da allora in particolare ha dato grande importanza alla Memoria delle vittime dell'Olocausto, attraverso l'organizzazione di molteplici iniziative, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Orzinuovi e Soncino, con la Pro Loco Museo della Stampa di Soncino, con l'associazione culturale Communitas di Orzinuovi, che hanno sempre dimostrato una particolare sensibilità e attenzione. Per citarne alcune: l'incontro con Nedo Fiano, uno scrittore italiano di origine ebraica, sopravvissuto nel campo di concentramento di Auschwitz, il ciclo di conferenze con Marcello Pezzetti, storico della Shoah, l'incontro con Hanna Weiss (Vais) ebrea deportata ad Auschwitz, l'incontro con Paul (Paul) Aron Sandfort, deportato a Tèrezin, la testimonianza di Shlomo Venezia, ebreo italiano deportato nel 1944 nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, la lettura delle lettere e del diario di Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica vittima dell'Olocausto, i viaggi di istruzione ai campi di concentramento di Auschwitz, Mauthausen e Dachau, il collegamento a distanza con Liliana Segre; da ultimo, l'incontro lo scorso anno con la Fondazione Giorgio Perlasca, quel magnifico impostore che salvò oltre 5000 ebrei ungheresi destinati alla deportazione. Per ricordare sì il MALE, l'orrore che non deve ripetersi più, ma anche il BENE, che alcuni uomini giusti hanno potuto fare come eroi dell'umanesimo.

Oggi abbiamo il piacere e l'onore di ospitare Renzo Modiano, che ci racconterà la SUA storia.

Modiano nasce a Roma nel 1936, si laurea in Scienze Politiche alla Sapienza, entra al CERES, ufficio di ricerche economiche. Nel 1963 lavora alla Olivetti, dove compie importanti esperienze nell'area commerciale, studia e insegna nella scuola aziendale di Firenze la programmazione e la vendita dei computer, ma dopo circa 3 anni fa una scelta: 'Tra l'uomo e i bit preferisco l'uomo'; a Ivrea, è a capo di uno degli uffici del Personale degli Enti Centrali, poi a Milano responsabile delle relazioni sindacali dell'area commerciale; nel 1977 entra in Mondadori e si occupa della direzione del personale.

Nel 1991 lascia la Mondadori per svolgere attività di consulenza e formazione.

Nel 1993 la Sperling & Kupfer gli commissiona un volume sulla politica di gestione del personale. Scrive molti testi, in ciascuno dei quali racconta una storia diversa ma con un denominatore comune: i temi seri che riguardano l'esistenza degli uomini.

 

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