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Restauratori: ora c’è la legge.

| Scritto da Redazione
Restauratori: ora c’è la legge.

Modificata la disciplina transitoria per il riconoscimento delle qualifiche. Il nuovo testo per la categoria dei restauratori è ufficialmente legge
Cremona 13 febbraio 2013 –  CNA Artistico e Tradizionale informa tutti i restauratori, e tutti coloro i quali hanno avuto a cuore la vicenda inerente la disciplina di qualificazione dei restauratori, che il nuovo testo, approvato in extremis dal Parlamento, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 25 del 30 gennaio scorso ed entrerà in vigore definitivamente il 14 febbraio p.v..
CNA ha già chiesto di rendere trasparenti le attività e di essere ascoltata, in rappresentanza degli associati, entro il mese di febbraio. Inoltre, in qualità di organizzazione più rappresentativa del settore, insieme a Confartigianato ed ai Sindacati, farà parte del gruppo di lavoro chiamato a redigere le linee guida del bando che nei prossimi mesi sarà avviato. Tale bando dovrà tenere in considerazione le domande già presentate ed il Ministero sta valutando il modo di agire migliore  per rendere il procedimento il più automatico possibile
In via transitoria, acquisiscono la qualifica di restauratore di beni culturali, coloro che hanno maturato una adeguata competenza professionale nell'ambito del restauro dei beni culturali mobili e delle superfici decorate dei beni architettonici.  La qualifica di restauratore di beni culturali viene attribuita tramite una procedura di selezione pubblica (che verrà avviata con apposito decreto e sarà da concludere entro il 30 giugno 2015),  che termina con  l'iscrizione in un apposito elenco suddiviso per settori di competenza e reso accessibile a tutti gli interessati. La procedura di selezione pubblica consiste nella valutazione dei titoli e delle attività, e nella attribuzione dei punteggi, indicati in allegato alla legge 7/2013 (che diventa il nuovo allegato B del Codice dei beni culturali).
Modificata quindi la disciplina transitoria del riconoscimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali, il nuovo regime transitorio per il conseguimento dei titoli abilitanti al restauro di beni culturali, ha l'obiettivo come ricordato di  riconoscere tutti i percorsi formativi e tutte le competenze professionali operanti nel campo della salvaguardia e del recupero del patrimonio culturale.
Come noto, la precedente fase transitoria era stata sospesa, grazie anche all'azione della CNA, in quanto la sua completa applicazione avrebbe escluso dall'attività molti restauratori che operano da diversi anni e che costituiscono un patrimonio di competenze e conoscenze insostituibili.
Ora, in sostanza,  la nuova fase transitoria riconosce e valorizza le esperienze "maturate sul campo".

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