«Apprezziamo lo sforzo che il Governo sta compiendo per ridurre i vincoli imposti dal patto di stabilità che può permettere ai Comuni di fare gli investimenti che servono, dalla difesa del territorio alla manutenzione delle scuole e delle strade, ma se le ipotesi di nuovi tagli dovessero diventare concrete non avremmo più alternative, dovremmo chiudere i Comuni». Lo dichiara il Presidente di Anci Lombardia e Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, commentando le prime ipotesi sui contenuti della Legge di stabilità fornite dal governo.
«Dal 2010 a oggi, come molti sanno, i Comuni hanno contribuito al risanamento delle finanza pubblica con 17 miliardi di euro, di cui 8 miliardi di tagli alla spesa corrente destinata ai servizi tutti i giorni erogati ai cittadini, dagli asili all’assistenza agli anziani al trasporto pubblico. I Comuni non sanno più dove tagliare, se non incidendo nella carne viva dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli. Chiediamo a tutti, a cominciare dagli imprenditori», conclude Scanagatti, «di sostenere il nostro appello, perché senza gli investimenti che possono generare i Comuni per interventi utili ai cittadini e al territorio, non c’è nessuna possibilità di rilanciare l’economia locale e nazionale. All’Europa va detto chiaramente che con il rigore non c’è nessuna possibilità di crescita».
Roberto Scanagatti di Anci Lombardia interviene sulla legge di stabilità
«Bene l’impegno del Governo sulle riduzioni ai vincoli del patto, ma con i nuovi tagli alla spesa corrente chiudiamo»
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