Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 01.50

ROMANIA: PONTA APPROVA LA TOBIN TAX DEL GAS

| Scritto da Redazione
ROMANIA: PONTA APPROVA LA TOBIN TAX DEL GAS

Il Premier romeno innalza l'imposizione fiscale per le grandi compagnie energetiche per varare misure in aiuto dei cittadini meno abbienti. Nel mirino del Governo OMV, Romgaz, E.On e Suez Gaz de France

 

Denaro dalla compagnie energetiche per garantire ai cittadini meno abbienti sussidi che consentano loro il pagamento della bolletta per il gas. Nella giornata di martedì, 22 Gennaio, il Premier romeno, il socialista Victor Ponta, ha varato l'aumento dell'imposizione fiscale per le grandi compagnie energetiche che operano nel territorio romeno.

 

Come riportato da Gazeta Wyborcza, nel mirino del Premier romeno sono finite le compagnie Romgaz e l'austriaca OMV, che per il mantenimento delle concessioni per lo sfruttamento di gas in Romania dovranno pagare un'imposta pari al 60% del surplus di oro blu estratto dai giacimenti da loro controllati.

 

Inoltre, Ponta ha approvato l'imposizione di tasse anche sulle compagnie deputate al trasporto del gas in Romania: la tedesca E.On e la francese Suez-Gaz Suez.

 

L'obiettivo ultimo del Primo Ministro socialista è quello di incassare circa 600 Milioni di Dollari da destinare ad un fondo in sostegno ai cittadini meno abbienti, per consentire loro di superare la fase della liberalizzazione del mercato energetico nazionale.

 

Adeguandosi alla legge UE, anche la Romania ha pianificato la liberalizzazione del mercato energetico nazionale, aprendo il settore della compravendita del gas e della distribuzione dell'oro blu a compagnie registrate in diversi Stati dell'Unione Europea.

 

Temendo una ripercussione nel breve periodo, che possa comportare un rincaro delle bollette i cittadini, Ponta ha deciso di varare misure in sostegno degli utenti privati, sostenute economicamente da risorse prelevate dalle grandi compagnie energetiche.

 

A rischio la sicurezza energetica romena e dell'UE

 

Se da un lato la Tobin Tax del gas consente di tutelare il cittadino meno abbiente nel momento del bisogno, dall'altro l'incremento dell'imposizione fiscale sulle concessioni potrebbe scoraggiare le compagnie straniere a sfruttare oro blu in un Paese che, grazie alla sua ricchezza di giacimenti, consente di diminuire la dipendenza energetica dell'UE dalla Russia - le cui forniture di gas coprono il 40% del fabbisogno complessivo UE.

 

Sostenuta dal Presidente romeno, il moderato Traian Basescu, la OMV ha avviato un piano per lo sfruttamento di giacimenti di gas naturale ubicati al largo delle coste della Romania nel Mar Nero.

 

Inoltre,il colosso USA Chevron ha avviato gli studi per lo sfruttamento di gas shale: oro blu presente in rocce porose ubicate a bassa profondità estraibile mediante sofisticate tecniche di fracking ad oggi operate con sucurezza solo in Nordamerica.

 

A favore dello shale, il cui sfruttamento in Romania potrebbe ulteriormente diminuire la dipendenza energetica dell'UE dalla Russia, si è schierato sia il Presidente Basescu - aperto sostenitore di una politica energetica comune dell'UE - che il Premier Ponta, nonostante quest'ultimo sia stato inizialmente spinto ad approvar una moratoria per soddisfare la protesta ecologista.

 

Secondo le informazioni finora divulgate, non è chiaro se anche la Chevron sarà coinvolta dall'aumento della tassazione per il surplus del gas prodotto nei giacimenti della Romania.

 

Matteo Cazzulani

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