Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 02.45

San Filippo del Mela: incerto futuro centrale termoelettrica EDIPOWER/A2A

Associazioni ambientaliste e le stesse Amministrazioni comunali chiedono di rendere pubbliche le carte del progetto

| Scritto da Redazione
San Filippo del Mela: incerto futuro centrale termoelettrica EDIPOWER/A2A

A seguito della conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dei Consigli Comunali con la partecipazione delle Associazioni, lodevolmente convocata dall'Amministrazione comunale di San Pier Niceto sul destino della centrale Edipower/A2A di Archi, per consentire un confronto fra istituzioni ed associazioni di cittadini su un tema così importante, le associazioni in firma concordano quanto segue:

1) Si esprime rammarico per la diffusa assenza delle amministrazioni comunali del comprensorio. A discutere un argomento così importante per tutti i cittadini, con rilevanti conseguenze sulla salute pubblica e l'occupazione, erano presenti soltanto i comuni di S. Filippo del Mela (presente con il sindaco Aliprandi, il presidente del consiglio comunale Paulesu ed i consiglieri comunali Bartolone e Italiano) quali componenti dell'Osservatorio Comunale deliberato dal Consiglio Comunale di San Filippo del Mela , il Vice presidente del Consiglio Comunale di Monforte San Giorgio Nastasi, oltre che il Sindaco Calderone l'assessore alle Politiche Ambientali Maimone, il presidente del consiglio comunale Nastasi e i Capigruppo Consiliari di S. Pier Niceto. A tutte le istituzioni partecipanti vanno i nostri ringraziamenti per la sensibilità dimostrata.

2) SI RIBADISCE L'ASSOLUTA CONTRARIETÀ ALLA TRASFORMAZIONE DI UNA LINEA DELLA CENTRALE PER L'UTILIZZO DEL CSS. A nostro avviso si tratta solo di una forma scellerata di incenerimento di potenziali risorse, che consiste nella trasformazione irreversibile (combustione) in ceneri, emissioni inquinanti e veleni di potenziali risorse. Infatti la parte secca indifferenziata dei materiali scartati è ancora quasi interamente recuperabile per ricavare materie prime seconde da reinserire nel ciclo produzione-consumo. Quest'ultima sarebbe una maniera ecosostenibile per la creazione di posti di lavoro, mentre la minima quantità di energia ottenibile dall'incenerimento del CSS non potrà essere garanzia di lavoro per le maestranze ma appare sempre più come una exit strategy di Edipower/A2A dall'area senza gli oneri di risanamento.

3) Si afferma l'interesse per l'altra parte del progetto (solare termodinamico, fotovoltaico a concentrazione, impianto di digestione anaerobica) riservandoci di valutare attentamente i processi ed i piani di gestione degli impianti, ma altresì il grande rincrescimento per non poter visionare interamente il progetto stesso.

4) Il fatto che pur essendoci stati nel recente passato vari tavoli tecnici con azienda, prefettura, Regione, sindacati ed il comune di S. Filippo del Mela, è paradossale che ad oggi il comune di S. Filippo del Mela, i filippesi ed i cittadini di tutti gli altri comuni vicini non dispongano che di alcune copie di una presentazione, anziché dei dati sulle emissioni, sull'approvvigionamento, ed il piano industriale.

5) Le Associazioni ambientaliste e le stesse Amministrazioni comunali del comprensorio chiedono al Sindaco di S. Filippo del Mela di voler rendere pubbliche le carte del progetto una volta che siano in loro possesso.

Attendiamo che venga dato atto a queste buone intenzioni, per evitare che decisioni su temi di cosi vasta importanza in materia ambientale, economica e occupazionale non siano assunti in luoghi e sedi lontani e, soprattutto, senza interpellare le comunità interessate.

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