Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 10.44

Sblocca cantieri: Cgil-Fillea Roma e Lazio, si torna all'antico e aumentano i rischi

"Se quanto si legge sui quotidiani fosse vero la norma denominata 'sblocca cantieri' contribuirebbe ad aumentare la barbarie nel lavoro e dunque nella società ed entrerebbe in contrasto perfino con la lotta alla povertà". Così, in un comunicato congiunto, la Cgil di Roma e del Lazio e la Fillea Cgil di Roma e del Lazio.

| Scritto da Redazione
Sblocca cantieri: Cgil-Fillea Roma e Lazio, si torna all'antico e aumentano i rischi

Sblocca cantieri: Cgil-Fillea Roma e Lazio, si torna all'antico e aumentano i rischi

"Se quanto si legge sui quotidiani fosse vero la norma denominata 'sblocca cantieri' contribuirebbe ad aumentare la barbarie nel lavoro e dunque nella società ed entrerebbe in contrasto perfino con la lotta alla povertà". Così, in un comunicato congiunto, la Cgil di Roma e del Lazio e la Fillea Cgil di Roma e del Lazio.

"Innalzare la soglia dell’affidamento diretto, aumentare la percentuale del subappalto, il massimo ribasso come regola e non più come eccezione: tutto ciò, significa impoverire il lavoro, non qualificare le aziende che vincono gli appalti e aumentare il rischio di infiltrazioni. Il governo la smetta di fare provvedimenti 'bicefali', da una parte il reddito di cittadinanza che seppure con tante incertezze è comunque un provvedimento di contrasto alla povertà, dall’altra politiche che rendono il lavoro poco certo e sicuramente povero. Qual è la loro idea di paese? Ma non erano andati al governo con il tratto distintivo dell’onestà? Chiediamo alla Regione Lazio di non cadere nella tentazione di attendere le nuove norme, ma di avviare subito, come peraltro più volte affermato, un confronto con le parti sociali per arrivare a una legge regionale sugli appalti che metta al centro il lavoro e qualità nei servizi", continua la nota dei sindacati.

"L’azione del governo invece, qualora le anticipazioni di stampa risultassero vere, confermerebbe e peggiorerebbe il ricorso ad aggiudicazioni finalizzate al mero criterio della contrazione dei costi attraverso il massimo ribasso, che non garantirebbe tempi e qualità nella realizzazione delle opere e dei servizi oggetto di appalto, potrebbe favorire l’impiego di manodopera irregolare e precaria e alterare il mercato del lavoro, favorendo il ricorso a forme di lavoro irregolare, con conseguente evasione contributiva e pesanti ricadute sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza, rischierebbe infine di alimentare un sistema di corruzione con cui le imprese sane sono costrette a fare i conti. Solo investendo nel lavoro di qualità, partendo da salari dignitosi, può ripartire un’idea davvero nuova di paese", concludono le due sigle.

Fonte : rassegna sindacale

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