Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 07.11

Scenari tragicomici RAR

Quando la politica era una espressione di serietà, dedita all’esercizio del bene comune, un titolo come questo non sarebbe stato nemmeno pensabile

| Scritto da Redazione
Scenari tragicomici RAR

Oggi è addirittura riduttivo, perché indica la tragicità della condizione dei cittadini e la comicità dei provvedimenti assunti dai politici, dediti, più che mai, al bene individuale, all’arricchimento personale, trascurando il mandato ricevuto dagli elettori.

E’ comico prendere atto della rinnovata alleanza del berlusconismo con il leghismo, come ai tempi di Berlusconi/Bossi, allora annegata nel mare magno dei reciproci reati, ma risvegliata dal sonno della conoscenza in un binomio Berlusconi/Salvini.   Sembrerebbe la riedizione del fascismo, ma così non è; del fascismo tutto si può dire tranne che sia stato “tragicomico”, fu tragico e basta, di comico c’era l’entourage al potere con quelle forme di esteriorità dedicate ad un uomo che, dopo un avvio credibile, scivolò nella tragedia nazista cercando  e realizzando una alleanza sbagliata.  L’aspetto tragico si esaltò nella guerra civile che insanguinò l’Italia e riversò sul popolo le responsabilità di pochi.

Con queste premesse FI si appresta alla grande operazione “riciclaggio indifferenziato”, trasformandosi in una grande discarica che definire “scenario tragicomico”, pur se riduttivo, ci appare come la sola identificazione possibile.

Altro scenario ancor più tragicomico, perché coinvolge la segreteria del PD, tutt’uno con il governo, entrambi nelle mani di Matteo Renzi, un personaggio ambiguo, apparentemente indeciso mentre nutre disegni nascosti che cominciano a mostrare i loro contorni. In contrasto con il  suo stesso partito PD, dove una minoranza qualificata si ritrova a dover cedere il passo ad una maggioranza interna condizionata dal renzismo  che rappresenta l’esercizio del potere in grado di soddisfare molte ambizioni.

La prospettiva tragica è rappresentata dall’ombra di Berlusconi che gravita intorno alle decisioni che Renzi cerca di assumere; poiché c’è il rischio che manchi la maggioranza (specialmente al senato)  per approvare le riforme tanto care al socio occulto del governo, ecco svilupparsi un escamotage che la base elettorale del PD ha ampiamente compreso.  Si tratta di una transumanza preordinata, nella quale fedelissimi di Berlusconi  manifestano dissensi con l’antico leader e migrano nelle fila di Renzi.

Si tratta di Verdini alla cui adesione ideologica al renzismo non crede nessuno, tant’è che i sondaggi segnano un calo costante che sta portando il PD lontanissimo da quel risultato alle europee, mentre altri sondaggi dimostrano che una alleanza elettorale con Verdini, ma anche con Alfano, porterebbe il PD sotto la soglia del 20%, facendosi scavalcare dal M5S e, molto probabilmente, anche dal “listone” di destra del quale abbiamo chiarito la dimensione tragicomica.

Qui si materializza il vertice massimo della tragicomicità, per cui in caso di elezioni anticipate con la legge “Italicum” voluta da Berlusconi senza preferenze, comunque dovesse andare, il vincitore sarebbe sempre Berlusconi. 

E’ ormai accertato dai sondaggi che il M5S andrebbe al ballottaggio, per cui se dovesse verificarsi un ballotaggio tra listone di destra e M5S, vincerebbe il listone di destra grazie all’appoggio del renzismo con la scusante di non voler fare vincere Grillo e i suoi, per cui, in effetti, vincerebbe Berlusconi; se, al contrario, il ballottaggio con il M5S dovesse avvenire con l’ associazione Renzi/Verdini/Alfano, allora

avrebbe la meglio il novello renzismo, con l’ìappoggio della destra, con il medesimo ragionamento, per cui , in effetti, vincerebbe Berlusconi per interposta persona.

Così il comico vincerebbe sulla politica, mentre il tragico rimarrebbe a carico dell’intera nazione.

Rosario Amico Roxas

 

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