Direttore di questo progetto è Gianvito Martino, direttore della Divisione di Neuroscienze dell’Ospedale San Raffaele di Milano e docente all’Università Vita-Salute San Raffaele. BRAVEinMS, questo il nome del progetto, coinvolgerà laboratori in Europa, Stati Uniti e Canada.
Al centro del progetto ci saranno le cellule staminali e gli importanti studi del premio nobel Yamanaka.
I ricercatori useranno un modello di analisi dei big data - genetici e clinici - sviluppato da Sergio Baranzini all’Università di San Francisco, che si è dimostrato capace di estrapolare informazioni sulla sclerosi multipla e di tradurle in specifiche caratteristiche che una molecola deve avere per candidarsi a farmaco efficace.
Per studiare i candidati i ricercatori creeranno una specie di "malattia in provetta". Spiega Martino: "perché, appunto nella provetta, avremo neuroni e oligodendrociti che apparterranno al paziente da cui sono state prelevate le cellule della cute - spiega Martino -. Con queste cellule, che abbiamo imparato a generare utilizzando la scoperta di Shinya Yamanaka, Premio Nobel 2012, verificheremo appunto quali, tra le molecole selezionate, funzioneranno meglio in una situazione già più vicina alla malattia che vogliamo curare"
E proprio il luminare giapponese Shinya Yamanaka sarà uno dei relatori di eccellenza del 3° congresso internazionale dedicato alle cellule staminali ed alla ricerca che si terrà a Padova dal 17 al 19 novembre 2016.