Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 07.55

Servizio Areamamma a Lonato continua con successo

Uno spazio condiviso e partecipato per molte madri

| Scritto da Redazione
Servizio Areamamma a Lonato continua con successo

Avanza con entusiasmo e ottimi risultati il progetto “Areamamma”, voluto e avviato dall’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Lonato del Garda. Una rete di orientamento, ascolto e confronto per le giovani famiglie e coppie lonatesi. Prosegue la tessitura di questa preziosa rete sociale tra le famiglie del territorio, che Areamamma ha avviato dal 2006 per la prevenzione dei disagi e delle difficoltà contingenti alla nascita di un figlio e la condivisione di dubbi e necessità.

Areamamma è diventato per molte madri uno spazio condiviso e partecipato. I numeri parlano da soli: nel 2014 ci sono stati 551 accessi ai gruppi di coppie mamma-bambino e circa 110 colloqui individuali o di coppia; i nuovi utenti sono stati 41. Un trend positivo rispetto al 2013, e ciò ci ha stupito in relazione al calo di nascite significativo che si registra negli ospedali della zona e in particolare di bambini nati da famiglie italiane. La convenzione comunale è stata rinnovata fino al 31 dicembre 2015 e il servizio procede come sempre con massima dedizione e riscontri soddisfacenti da parte degli utenti. La sede dello sportello, per le mamme e le famiglie, è come sempre in via Cesare Battisti 37 a Lonato del Garda. Qui le neomamme ricevono un sostegno sanitario ed emotivo, dalla gestazione fino ai primi mesi di vita del figlio; incontrano altre donne e si confidano, parlano dei loro problemi, chiedono consigli e si sentono più serene, grazie a un ambiente idoneo e umanamente accogliente che fa sembrare tutto “più normale e gestibile”.

Con la crisi, sono aumentate le richieste di sostegno materiale, cui Areamamma ha risposto mettendo a disposizione gratuitamente alcuni kit di pannolini lavabili, accessori utili, come passeggini, lettini e culle, seggiolini, vestiti, generi alimentari e anche giochi che le mamme hanno spontaneamente portato al servizio comunale per condividerli o scambiarli con altri beni necessari in questa fase. Nel 2014 è proseguito il servizio Baby Bazar, la cui gestione potrà essere prossimamente trasferita all’associazione lonatese “Terra acqua aria fuoco”, data la loro missione e il servizio che già svolgono con competenza a sostegno delle persone in difficoltà.

«Siamo stati il primo comune a promuovere un servizio di questo tipo – ricorda l’assessore ai Servizi sociali Ettore Prandini – e il risultato più grande è l’apprezzamento degli utenti, che si rivolgono ogni anno allo sportello e rimangono in contatto con gli operatori. Come amministrazione, nonostante i tempi di crisi, abbiamo voluto investire nel sociale e mantenere questa linea a sostegno della famiglia».

«Per le madri è molto importante essere ascoltate e capite. I casi più gravi – spiega la dottoressa Pina Ivana, responsabile dei Servizi sociali del Comune – quali le depressioni post-partum o altre patologie psichiatriche, ci vengono segnalati dai Servizi sociali, mentre l’Ufficio anagrafe normalmente trasmette i nominativi dei nuovi nati, in modo da far conoscere l’esistenza dello sportello a chi può essere interessato. Il passaparola, però, è il mezzo che funziona meglio».

«Ringraziamo il Comune, i Servizi Sociali e l’assessore Ettore Prandini per la fiducia che ci hanno dato e che continua a mostrarci e perché ci consente di continuare il lavoro avviato. Le mamme che vengono da noi ci dicono che siamo “un’isola felice” e, di questi tempi, ne abbiamo tutti bisogno», afferma Mara Padovani, psicologa psicoterapeuta, coordinatrice di Areamamma. «In questi anni trascorsi ci siamo rese conto che ad Areamamma si accede per poi non uscirne più. Capita spesso di sentire nostre utenti con bambini in età scolare raccontarsi ad altre mamme dicendo “anche io sono di Areamamma” e tutto ciò ci inorgoglisce e ci riporta alle nostre responsabilità», racconta ancora Padovani. «La parola che meglio riassume le difficoltà che incontriamo nelle nostre mamme e famiglie è proprio vulnerabilità: nell’assunzione del ruolo genitoriale e nell’adeguamento al cambiamento che la nascita di un figlio porta nella famiglia più estesa; anche il momento economico-sociale in molti casi peggiora le cose».

Fonte: Comune di Lonato del Garda

 

 

 

 

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