Domenica, 05 maggio 2024 - ore 12.17

Sicurezza a Cremona, Parrillo (Italia dei Valori): ‘Troppi furti, raggiri e truffe’

Il nuovo referente cremonese per Italia dei Valori: «Subito un tavolo di discussione sulla sicurezza cittadina»

| Scritto da Redazione
Sicurezza a Cremona, Parrillo (Italia dei Valori): ‘Troppi furti, raggiri e truffe’

«Negli ultimi tempi, anche nei comuni di limitate proporzioni, si è parlato del problema legato alla sicurezza: sono aumentati sia la criminalità di strada, sia il profondo senso di insicurezza in cui si trovano a vivere i cittadini. Sembra la frase di una canzone, Storia Di Tutti I Giorni»: lo dichiara Antonio Parrillo, nuovo referente di Italia dei Valori nella Provincia di Cremona, che invoca la costituzione immediata di un tavolo di discussione sulla sicurezza cittadina. «La paura legata alla criminalità e il timore di esserne colpiti», prosegue Parrillo, «fanno parte di un fenomeno che sta caratterizzando sempre più profondamente la società e comporta conseguenze sociali e psicologiche tali da determinare talvolta una limitazione dei comportamenti e dei movimenti del cittadino e modificando le relazioni sociali degli individui. Inoltre, l’affiorare del problema dell’insicurezza si correla alle scelte politiche delle Amministrazioni locali e influenza l’assetto urbanistico del comune in questione. Ormai, anche nelle piccole città, il senso di insicurezza è diventato un fenomeno sociale.

La paura di divenire bersagli di un crimine e la preoccupazione per l’ordine pubblico variano a seconda dell’età, del tipo di comune di residenza o della zona geografica in cui si colloca il comune. La paura risulta essere molto più diffusa fra la popolazione femminile, tra gli anziani e nei soggetti appartenenti alle classi sociali più basse. Molto spesso il timore di subire un crimine nasce, si diffonde e cresce, anche a causa del ripetersi, nella zona in cui si vive, di azioni ed eventi, apparentemente di poco rilievo, talvolta semplicemente al limite del reato, che vengono denominati “atti d’inciviltà”, ma che nel loro insieme vengono percepiti invece dai cittadini come segni che l’ordine morale della comunità a cui appartengono è crollato».

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