Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 22.36

Sinistra Ecologia Libertà Cremona sul processo di partenariato LGH-A2A

Decisione dopo il confronto anche con SEL Milano e il Comune di Milano

| Scritto da Redazione
Sinistra Ecologia Libertà Cremona sul processo di partenariato LGH-A2A

Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Cremona, al termine di un percorso di approfondimento su studi, pareri, dati economici e finanziari e caratterizzato dal confronto con le altre forze politiche della maggioranza, della lista e da ultimo anche con le altre forze politiche a noi affini nei territori dei Comuni coinvolti dall’operazione, in particolare con il gruppo regionale di SEL Milano e con il Comune di Milano, passaggi per noi pregiudiziali e irrinunciabili, che hanno consigliato di chiedere al nostro Assessore Rosita Viola di astenersi nel precedente passaggio in Giunta al fine di consentire al Gruppo di SEL di portare a termine il percorso stesso, ha ritenuto di esprimersi favorevolmente sulla delibera consiliare che consentirà ad AEM, quale socia di LGH, di proseguire nel percorso di partenariato tra A2A e LGH.

Pensare alle società pubbliche come a una cassa da cui attingere per ripianare i bilanci dei comuni o, peggio, come a una struttura da conservare immutata assistendo all’inevitabile lento declino che ne deriverebbe sono scelte che, date le condizioni in cui si trovano le nostre partecipate, non ci possiamo permettere.

Si tratta di una decisione che non può essere chiusa nel recinto del “privato è bello” e che, per quanto ci riguarda, non ci appartiene, ma che deve anzi puntare a dimostrare che una società controllata dai Comuni (Milano e Brescia come soci maggioritari, e poi Bergamo e Varese) e che opera in settori strategici come A2A, unitamente a LGH può coniugare efficienza, servizio di qualità, tariffe calmierate, politiche di tutela ambientale, valorizzazione del patrimonio che è proprietà della comunità cremonese e non solo. Questa è la sfida che abbiamo davanti e che chiede alla politica uno sforzo di orientamento, dibattito e conseguenti decisioni chiare ed efficaci. Ci siamo confrontati all’interno della maggioranza, al nostro interno come lista e come singole forze politiche nei territori dei Comuni coinvolti dall’operazione, in particolare con il gruppo regionale di SEL Milano e con il Comune di Milano. Abbiamo “se” e abbiamo “ma” e dentro questo percorso si colloca la questione dell’inceneritore. Su questo come forza politica ci siamo sempre impegnati per giungere al suo spegnimento nella convinzione che non solo le nostre idee politiche, spesso definite ideologiche, ma la Direttiva Europa 2020 e il recente accordo sul clima, vadano nella direzione di trovare forme nuove di recupero, riuso, riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti. Sosteniamo questa decisione sostenendo le richieste del Sindaco e della coalizione, di non prevedere nuovi impianti, operazioni di revamping, ma di avviare il processo di spegnimento a partire dalla definizione del nuovo Piano industriale, processo in cui noi saremo vigili e propositivi protagonisti.

La battaglia per i beni comuni deve confrontarsi sul terreno concreto di un paese sprovvisto da decenni di politiche industriali di ampio respiro e in cui la logica della privatizzazione di tutti i servizi permea la legislazione e le scelte di politica economica. Il pubblico lo si può difendere solo con aziende adeguate altrimenti rischiamo di difendere un principio, ma non tuteliamo i cittadini e il patrimonio costruito da tutti noi.

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