Nella breve storia della Slovacchia come Stato indipendente (23 anni il primo gennaio scorso), il 2014 si è dimostrato essere l’anno più sicuro in assoluto per il Paese.
Lo ha detto ieri in una conferenza stampa il Ministro degli Interni Robert Kalinak parlando dei dati relativi alla criminalità in suo possesso, che mostrano il tasso più basso di sempre, a cui si aggiunge una percentuale particolarmente positiva di reati risolti. I risultati dello scorso anno sono vicini, ha detto il ministro, al periodo precedente al 1989, quando il Paese era però parte della Cecoslovacchia e del blocco comunista. Se nell’anno 1993 sono stati registrati 193.000 crimini, quel numero è sceso a 81.245 nel 2014, meno della metà e oltre 8.000 reati in meno rispetto all’anno precedente, un calo che il capo del Corpo di Polizia slovacco Tibor Gaspar ha tenuto a sottolineare con grande enfasi.
Il tasso di criminalità è sceso in tutte le categorie prese in esame. I crimini violenti registrati e risolti sono passati da 6.003 nel 2013 a 5.637 l’anno scorso, e gli omicidi da 78 a 72, il numero più basso di sempre (in realtà gli omicidi commessi nel 2014 sono stati 54). La Slovacchia si sta avvicinando alla percentuale di un omicidio ogni 100mila abitanti, che mette il Paese tra quelli più sicuri a livello internazionale. Anche le rapine si sono ridotte da 836 a 680, i reati attinenti alla proprietà da 38.750 a 34.301 e i furti sono scesi da 11.167 a 9.427 (di questi, i furti di veicoli sono calati di 160 unità a un totale di 2.297). Giù anche i reati economici, da 19.218 a 17.450 e i reati relativi ad evasione fiscale, da 6.053 a 5.739. Il tasso di reati risolti, nel frattempo, è leggermente aumentato dal 54,33% al 55,84% nel corso degli ultimi dodici mesi.
Fonte: Buongiorno Slovacchia
