Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 04.12

Sono una volontaria SVE in Itaca

In Itaca da tre mesi, Juana ed Enikö si presentano

| Scritto da Redazione
Sono una volontaria SVE in Itaca

Pordenone – Maniago Il 9 aprile sono arrivate in Italia Juana e Enikö, due volontarie europee che ormai sono con la Cooperativa Itaca da tre mesi. Juana sta svolgendo il suo servizio in Casa Ricchieri a Pordenone, comunità residenziale dedicata alla salute mentale, mentre Eniko si trova in Casa Carli a Maniago, comunità residenziale che accoglie persone disabili.

La Cooperativa sociale Itaca è infatti accreditata come ente ospitante (hosting organization) dall’Agenzia Nazionale Giovani per quanto concerne due progetti Sve all’interno del programma Erasmus+. Il Servizio Volontario Europeo è un’opportunità nell'ambito della Key Action 1 Mobilità degli individui del programma Erasmus+ e offre ai giovani tra i 17 e i 30 anni un'esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale, promuovendo la loro integrazione sociale e la partecipazione attiva. Il progetto si avvale dei principi e dei metodi dell'apprendimento non formale. Attraverso questa esperienza i giovani hanno l'opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà verso gli altri e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale.

Juana e Enikö resteranno in Italia con Itaca per 12 mesi, fino all’aprile del 2016, e con il passare dei giorni la loro esperienza si fa via via sempre più ricca. Le due volontarie stanno anche frequentando un corso di lingua italiana personalizzato, sono in contatto con altri volontari europei in provincia di Pordenone e hanno seguito una formazione ad hoc nel Lazio. L’ufficio formazione di Itaca ci tiene “a ringraziare le due équipe che hanno accolto entrambe le ragazze con premura e gentilezza. In questi due mesi si sono dedicate alla scoperta di una nuova città, una nuova casa e Itaca. Abbiamo proposto loro di presentarsi, anche perché forse non tutti hanno avuto modo di incontrarle. Siamo contenti che abbiano accettato di mettersi in gioco, divertendosi. Eccole!”.

Il mio nome è Juana, sono una ragazza spagnola di 29 anni e sono nata a La Coruña, una città sulla costa atlantica nel nord della Galizia (nel nord-ovest della penisola). Nel 2008 ho terminato i miei studi in Scienze della Comunicazione presso l'Università di Vigo, nella città di Pontevedra, una piccola cittadina molto tranquilla. L’anno scorso ho concluso anche un Master in Comunicazione Digitale.

Ho sempre avuto la passione di viaggiare, continuare ad imparare e vivere esperienze che arricchiscano la mia vita e quella degli altri. Per questo penso che svolgere un servizio di volontariato europeo sia un’occasione unica di vivere una situazione speciale, una opportunità non solo di conoscere un Paese nuovo, una lingua e cultura diverse, ma anche di condividere con gli altri una visione della vita differente e acquisire nuove conoscenze.

Così, il mio sogno di fare un volontariato europeo è diventato realtà e Itaca mi sta dando l’opportunità di vivere un’esperienza di un anno a Pordenone, all’interno di Casa Ricchieri, una struttura residenziale della salute mentale. L’accoglienza da parte di Itaca è stata molto buona, sono stati disponibili in ogni momento, a partire dal primo giorno. Mi hanno aiutato con tutte le domande che avevo, sono venuti in aeroporto a prendermi e ogni volta che ho un problema nella mia vita quotidiana sono sempre pronti ad aiutarmi. Voglio evidenziare anche il grande lavoro di Paideia, la mia associazione spagnola di invio, che insieme a Itaca lavora perché l'esperienza di volontariato sia soddisfacente.

Io sono Enikö. Sono arrivata a Pordenone tre mesi fa. Vengo da Budapest, lì vivo e studio all’Università Storia dell'arte (questo è il mio 6° anno). Sono sempre stata interessata ad aiutare altre persone con l'arte. Così, quando ho deciso di fare un volontariato in Italia (solo in Italia perché penso che la lingua italiana sia la più bella) ho cercato un progetto con un laboratorio artistico. A Maniago io lavoro con persone disabili, nella struttura residenziale Casa Carli, dove vivono 9 persone. E mi piace stare con loro. Anche se a volte è un po’ strano, la mia prima esperienza è stata l’incontro con l’utente G., la cui prima sentenza è stata: “Prega per me”.

Prossimamente attiveremo assieme dei laboratori artistici, dico prossimamente perché quando sono arrivata in Italia non sapevo parlare italiano. Comunque in Itaca ci sono tanti persone gentili che aiutano me, e l'altra volontaria spagnola con cui vivo, a trovare un modo migliore e più facile per studiare l'italiano, e anche il modo migliore per vivere a Pordenone, perché gli italiani a volte vivono in un modo diverso rispetto agli ungheresi. Credo che a volte loro si divertano più degli ungheresi. E tutti bevono un sacco di caffè qui... mi piace, così come mi piacciono le palme (che non abbiamo in Ungheria).

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