Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 18.54

Soresina POLO ROBBIANI, PRIMO POT IN LOMBARDIAAL VIA L’ATTIVITA’ CHIRURGICA A BASSA INTENSITA’

Intervento già fissato per il 20 dicembre Ottime notizie dal “Polo Sanitario Nuovo Robbiani”: da mercoledì 20 dicembre parte l’attività chirurgica con l’attivazione della sala operatoria.

| Scritto da Redazione
Soresina POLO ROBBIANI, PRIMO POT IN LOMBARDIAAL VIA L’ATTIVITA’ CHIRURGICA A BASSA INTENSITA’ Soresina POLO ROBBIANI, PRIMO POT IN LOMBARDIAAL VIA L’ATTIVITA’ CHIRURGICA A BASSA INTENSITA’

Soresina POLO ROBBIANI, PRIMO POT IN LOMBARDIAAL VIA L’ATTIVITA’ CHIRURGICA A BASSA INTENSITA’

Intervento già fissato per il 20 dicembre Ottime notizie dal “Polo Sanitario Nuovo Robbiani”: da mercoledì 20 dicembre parte l’attività chirurgica con l’attivazione della sala operatoria.

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Si tratterà di interventi chirurgici a bassa intensità che in primis verranno gestiti dagli specialisti dell’Ortopedia dell’ASST di Cremona, in particolare dalla dr.ssa Monia Bellan specializzata nella chirurgia della mano. L’obiettivo, a breve termine, è quello di implementare l’attività con altre branche della chirurgia, come ad esempio la colonproctologia.

Questo il tema della Conferenza stampa svoltasi questo pomeriggio al Robbiani e condotta in modo congiunto Camillo Rossi (Direttore Generale ASST Cremona), Claudio Cuoghi Presidente nel Polo Nuovo Robbiani, alla presenza del Consigliere Regionale Carlo Malvezzi.

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Rosario Canino (Direttore Sanitario ASST Cremona), Alessandra Bruschi (Direttore Amministrativo ASST Cremona), Stefano Aiolfi (Direttore Sanitario Nuovo Polo Robbiani), Mario Martinotti (Direttore Dipartimento Chirurgico ASST Cremona), Piero Budassi (Direttore UO Ortopedia Ospedale Cremona) Guglielmo Giannotti (Direttore UO Chirurgia Ospedale Oglio Po) e i chirurghi Monia Bellan (Ortopedia, Ospedale di Cremona) Carlo Azzini (Multidisciplinare di Patologia Mammaria, Ospedale Cremona).

“Siamo soddisfatti di questo risultato – afferma Rossi. Soprattutto perché è stato rispettato l’impegno preso con i cittadini; ossia quello di migliorare la possibilità di presa in cura sul territorio, sviluppando percorsi integrati attraverso un approccio multidisciplinare, rafforzato dalla presenza degli specialisti dell’ASST di Cremona. Come ho sempre affermato – ha concluso Rossi – la partnership con il “Polo Sanitario Nuovo Robbiani” di Soresina è per l’ASST di Cremona un’opportunità. Non dimentichiamo che fra i principi della Legge Regionale 23 è contemplato quello di avvicinare l’assistenza alle persone, secondo modalità diversificate in relazione al bisogno. La sperimentazione di Soresina va esattamente in questa direzione”.

“Ci eravamo visti nell’ottobre di un anno fa e da allora siamo andati avanti grazie al lavoro del dott. Cuoghi, del dott. Rossi e delle loro strutture - afferma il consigliere Carlo Malvezzi. Oggi facciamo un grande passo in avanti perché si attiva una sala operatoria a disposizione del territorio e in più si sta aprendo la partita della cronicità in cui il Nuovo Robbiani può giocare un ruolo importante”.

Il Nuovo Robbiani è una struttura costruita due anni fa con grande lungimiranza - ha continuato il consigliere Malvezzi. Inoltre, la traiettoria che Regione Lombardia ha voluto seguire con la riforma sociosanitaria, avvicinando il livello di cura il più possibile ai territori, dà ulteriore merito e potenzialità a questa struttura. Sempre di più nei prossimi anni dovremmo affinare i servizi sociosanitari affinché siano il più possibile appropriati e di qualità. Un passo – ha concluso Malvezzi - che ci chiede più responsabilità a partire dalla necessità di lavorare insieme per il bene del terriorio.”

 Il Polo Sanitario Nuovo Robbiani di Soresina è stato il primo Presidio Ospedaliero Territoriale - POT a essere attivato in Lombardia, dopo l’applicazione della Riforma sanitaria (legge 23/2015).

Questo è stato possibile grazie ad un’azione efficace e tempestiva delle parti coinvolte, caratterizzata sia dall’intesa proficua fra il gestore (CSA) e ASST di Cremona, sia dell’accordo siglato con i Medici di Medicina Generale aderenti al progetto. La collaborazione con i medici di famiglia ha consentito da subito l’arruolamento dei pazienti, la stesura di piani assistenziali e la programmazione a lungo termine delle degenze (complessivamente 20 posti letto per sub-acuti).

UOS Comunicazione | ASST di Cremona

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