Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 10.22

Sport e diritti nella storia: Shoah, fascismo, Resistenza. Successo dell’iniziativa al Torriani di Cremona

L’iniziativa è avvenuta in concomitanza con la cerimonia, nel municipio di Oslo, per la consegna del premio Nobel per la pace a Kailash Satyarthi ed a Malala Yousafzay

| Scritto da Redazione
Sport e diritti nella storia: Shoah, fascismo, Resistenza. Successo dell’iniziativa al Torriani di Cremona Sport e diritti nella storia: Shoah, fascismo, Resistenza. Successo dell’iniziativa al Torriani di Cremona

Il 10 dicembre 2014 presso l’Aula Magna dell’I.I.S. “J. Torriani”, scuola capofila della  rete di diciassette scuole superiori aderenti al progetto “Essere cittadini europei. Percorsi per una memoria europea attiva”, si  è celebrato  il 66° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

Circa quattrocento studenti,  docenti e dirigenti scolastici delle scuole superiori di Cremona che parteciperanno al Viaggio della Memoria a Gorizia e a Lubiana il prossimo aprile, saranno presenti al convegno “Sport e diritti nella storia: Shoah, fascismo, Resistenza”.

Organizzato in collaborazione con Panathlon di Cremona e con il patrocinio del Comune di Cremona,  i relatori Maria Canella, membro della Società Italiana di Storia dello Sport e Sergio Giuntini, docente di Storia dello Sport presso l’Università degli Studi di Milano, autori di numerosi saggi dedicati a questi temi, analizzeranno alcuni momenti fondamentali per la storia d’Italia, visti per la prima volta nell’ottica dello sport.

Il ruolo che lo sport italiano ha svolto nel periodo del fascismo, in periodi in cui venivano negati anche i più elementari diritti: dall’emancipazione femminile alla lotta al nazifascismo.

La lotta partigiana fatta da noti ciclisti - Alfredo Martini, Luciano Pezzi, (il partigiano ‘Stano’), il grande Gino Bartali -  e le staffette partigiane, donne  che con le loro biciclette rischiavano la loro vita per un’Italia libera . Saranno molti gli sportivi ad alto livello discriminati prima e vittime dello sterminio poi, solo perché ebrei.

Il convegno è stato condotto da Pierluigi Torresani, operatore della formazione, da sempre impegnato nel rapporto fra cultura e sport, fornendo uno specifico contributo allo studio della violenza nello sport.

Roberta Mozzi, dirigente scolastico della scuola capofila e Ilde Bottoli, referente storico-scientifico del Progetto, già Coordinatrice del Comitato provinciale per lo sviluppo e la difesa della Democrazia, hanno introdotto la mattinata illustrando le tappe e i percorsi del Viaggio della Memoria 2015, dedicato alla Slovenia e al confine orientale, a partire dalla prima guerra mondiale fino a giungere alla dissoluzione della Jugoslavia.

L’iniziativa è avvenuta in concomitanza con la cerimonia,  nel municipio di Oslo, per la consegna del premio Nobel per la pace a  Kailash Satyarthi, attivista indiano che ha liberato migliaia di bambini dalla schiavitù del lavoro minorile, e a Malala Yousafzay, la 17enne pachistana diventata simbolo della lotta a favore dell’istruzione femminile, dopo che a soli quindici anni fu gravemente ferita dai talebani.

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