Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 20.14

Stalking su attivista contro femminicidi, indagato a Milano

Gip, divieto avvicinamento, distrusse opera e gridava 'W morti'

| Scritto da Redazione
Stalking su attivista contro femminicidi, indagato a Milano

Ha molestato, minacciato e aggredito verbalmente per almeno 9 mesi, urlandole contro frasi come "W i femminicidi, la guerra è aperta" e anche danneggiandole l'auto, la presidente di un'associazione che da anni nell'hinterland milanese "si occupa di laboratori e progetti solidali e culturali e di sensibilizzazione, tra cui la lotta alla discriminazione di genere e al femminicidio".

Per l'uomo, un 50enne che pronunciava anche espressioni e "inneggiamenti al fascismo ed alle Ss" e accusato di stalking, il gip di Milano Guido Salvini, nell'inchiesta del pm Maria Cardellicchio e della Polizia locale, ha disposto il "divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e del divieto assoluto di comunicazione con la stessa in qualunque forma".

    Stando all'ordinanza, il 50enne "in più occasioni insultava e minacciava" la donna "perché non voleva continuare ad avere una relazione amichevole con lui" con frasi come "mi diverto a farti soffrire" e danneggiando le ruote dell'auto. Diceva pure di "conoscere molta gente proveniente dalla Calabria e da territori ad altissima densità mafiosa" invitandola "a stare attenta anche per i suoi tre figli". Anche alla macchina del marito tagliò le gomme.

    Dal novembre 2020, poi, avrebbe danneggiato più volte anche il "Muro delle donne", un'opera realizzata dalla donna, strappando "i cartellini che riportavano i nomi delle donne vittime di femminicidio". Lei come risposta postò sui social un appello "provocatorio" al responsabile invitandolo a "rendersi noto e gli offriva un corso di teatro gratuito affinché potesse rendersi conto del senso del suo comportamento".

    Di fronte a un invito esplicito "da parte della donna a non inviarle più messaggi" l'uomo, in particolare, aveva cambiato "atteggiamento e manifestava la propria aggressività, cominciando" a minacciarla, "inviandole dei messaggi dal contenuto offensivo e minatorio, delle immagini raffiguranti Mussolini nonché definendola 'comunistella'". (ANSA).

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