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Stradivari inedito per Cantarelli e Nordio

| Scritto da Redazione
Stradivari inedito per Cantarelli e Nordio

Domenica 28 ottobre al Museo Civico di Cremona
La lettura del testo di Savinio accompagnata da musiche di Tartini, Veracini e Vitali
La rassegna "Il violinista sul tetto" presenta - domenica 28 ottobre, alle 11, nella Sala San Domenico del Museo Civico di Cremona – un’inedita ricostruzione della figura di Antonio Stradivari, alternando passi dalla breve biografia scritta da Alberto Savinio, letti e recitati da Dario Cantarelli, ad escursioni musicali dal temperamentoso repertorio del Settecento italiano grazie al fiammeggiante virtuosismo del violinista Domenico Nordio, accompagnato al pianoforte da Ferdinando Mussutto.
Il testo di Savinio - con impressionante concordanza alla sensibilità del periodo attuale, che sembra aver bruciato ogni essenza della Storia - è un ritratto appena abbozzato, un mosaico di tessere minime ma determinanti, quasi un invito alla confessione, tutto dolcezza e perfidia, ma forse proprio per questo capace di evocare la figura del liutaio come sospinta verso di noi dalla risacca del tempo.
Così sarà possibile scoprire uno Stradivari inedito e, allo stesso tempo, con lievità, ripercorre vicende cremonesi tra Sei e Settecento "… Antonio Stradivari - esordisce il racconto - nacque da peste e carestia. Mi spiegherò meglio. Tra il 1628 e il 1629 una terribile carestia devastò Cremona. Poi nel 1630, a cavallo su una brenna pezzata come la pelle della rana, la falce in ispalla e in mano il martello di legno, Peste fece il suo ingresso nella capitale della liuteria".
Ovviamente non si può parlare di Stradivari senza citare i suoi strumenti. "Chi poteva scappare - prosegue Savinio -  scappò.... allora Alessandro Stradivari raccolse moglie e figli e se ne andò lontano… ove in data altrettanto oscura nacque colui che dall’acero, dalla vernice e da quattro budellucci tesi, doveva trarre la voce del pianto e quella dell’amore".
I grandi violinisti dell'epoca erano Tartini, Veracini e Vitali, cui l'estro compositivo non era inferiore alla fantasia di esecutori. Sono proprio pagine di questi autori il terreno d’intesa scelto da un protagonista del concertismo internazionale quale è Domenico Nordio per contrappuntare la lettura.
Soprattutto la "Didone Abbandonata" di Tartini è lo specchio di un'epoca, l’estrema eco dell’Umanesimo del Rinascimento, che concepiva il sapere come una forma di conoscenza unitaria della molteplicità del mondo. Le affinità elettive tra la mano e la mente, il virtuosismo e l’erudizione diventano un tratto fondamentale del lessico musicale di Tartini come lo sono del lavoro di Stradivari e del suo costante impegno di ricerca e innovazione.
Ugualmente la Sonata in La maggiore di Francesco Maria Veracini sublima l’alto magistero della tecnica strumentale, declinata nell’ampiezza della concezione strutturale e nell’invenzione vigorosamente matura. Una condotta armonica dagli accenti fortemente romanticheggianti allontana la Chaconne di Tomaso Antonio Veracini dagli stilemi barocchi, ma riesce ad esprime una complessa varietà di inflessioni e di declamazioni che spaziano dal puro decorativismo al patetismo più intenso.
A questi valori formali occorre, poi, aggiungere il talento estroverso che permette a Domenico Nordio di illuminare ogni sua esecuzione con un approccio interpretativo personale, libero da condizionamenti dogmatici e ricco d'una espressività originale. Proprio la proposta di un repertorio settecentesco con uno strumento ben più recente può anche servire a ripensare quel rapporto tra pertinenza stilistica, strumento ed esecutore, che, nel Novecento, a seguito di ricerche musicologiche ed organologiche, ha permesso ai musicisti nuove facoltà espressive, talché la riscoperta di suoni antichi è occasione per rivelarne l’originale bellezza e, allo stesso tempo, la prorompente modernità.
La rassegna "Il violinista sul tetto" è promossa da Comune di Cremona, Cremonabooks e dall’Associazione Culturale “Lo Studiolo” di via Beltrami.
 
Il biglietto per assistere al concerto costa 3 Euro più l’ingresso al Museo Civico; può essere acquistato in prevendita presso il Bookshop del Museo (via Ugolani Dati, 4 - tel. 0372 803622 - bookshopcr@gmail.com) o la Libreria Cremonabooks (Largo Boccaccino 12/14 - tel. 0372 31743).
L’ingresso in sala è consentito fino a 10 minuti prima dell’inizio del concerto.
 
 
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DOMENICA 28 OTTOBRE - ORE 11
Alberto Savinio Antonio Stradivari
 
Dario Cantarelli voce recitante
Domenico Nordio violino
Ferdinando Mussutto pianoforte
 
 
Giuseppe Tartini
Sonata in sol minore Op.1 n.10, B.g10
"Didone Abbandonata"
 
Francesco Maria Veracini
Sonata in La Maggiore Op.1 n.7
 
Tomaso Antonio Vitali
Chaconne
 
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Dario Cantarelli
Esordisce con la compagnia Granteatro di Carlo Cecchi, per poi passare nel Gruppo della Rocca di Glauco Mauri ed infine tornare al Granteatro. Lavora anche con la compagnia Ater e con Valeria Moriconi.
Affianca la sua carriera di attore teatrale, con quella cinematografica, lavorando con registi come Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Daniele Luchetti, Paolo e Vittorio Taviani e Pupi Avati.
Ha lavorato anche per la televisione prendendo parte alla serie Un commissario a Roma con Nino Manfredi.
 
Domenico Nordio
Allievo, fra gli altri, di Corrado Romano e di Michèle Auclair, giovanissimo vincitore del Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli del 1987 (con Yehudi Menuhin presidente di giuria) e del Grand Prix all’Eurovision Competition for Young Musicians di Amsterdam del 1988. Violinista di fama internazionale, ha suonato nei teatri più prestigiosi sotto la guida di illustri direttori d’orchestra quali Pinchas Steinberg, Peter Maag, Claus Peter Flor, Stanislaw Skrowaczewski e lo stesso Yehudi Menuhin. Ha una vasta discografia e incide per Sony. Dal 2005 dirige il Concorso Internazionale di Violino “Città di Brescia”.
 
Ferdinando Mussutto
Nato nel 1976, si è diplomato con il massimo dei voti in pianoforte presso il Conservatorio “Tomadini” di Udine; successivamente ha frequentato diverse master-class sia per il repertorio solistico che cameristico, perfezionandosi con i Maestri Lucchesini, Rattalino, Lovato, Fister e Porta.
Premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali, svolge intensa attività concertistica e si dedica all’insegnamento presso la scuola di musica della Fondazione Luigi Bon di Colugna (Tavagnacco).


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Il Violinista sul Tetto è promosso da
Comune di Cremona - Assessorato alle Politiche Culturali, Commeciali e al Turismo - Sistema Museale
Cremonabooks srl
Lo Studiolo di via Beltrami

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