Il quotidiano Sme scrive oggi di un’analisi pubblicata dallo Slovak Governance Institute (SGI) che mostra come gli slovacchi che emigrano non lo fanno più per cercare lavoro in un’altra zona della Slovacchia ma piuttosto vanno all’estero alla ricerca di migliori guadagni. Le destinazioni più gettonate sono la Repubblica Ceca, l’Ungheria e il Regno Unito, e a partire sono soprattutto giovani tra i 25 e i 34 anni.
L’effetto migratorio dalla Slovacchia è tra i più alti in Europa centrale, secondo l’Istituto, e i giovani che devono scegliere se trasferirsi, ad esempio, a Bratislava o a Londra, scelgono in genere la seconda per l’indubbio vantaggio economico di un lavoro nella città della City.
Chi va all’estero, secondo l’indagine, finisce per fare lavori che spesso non hanno niente a che fare con il proprio curriculum scolastico – come camerieri o bambinaie – e anche se questo significa posizionarsi in un gradino della società più basso in ogni caso guadagnano salari che in Slovacchia si sognerebbero.
Quanto alla mobilità interna, gli slovacchi sembrano essere riluttanti a traslocare in un’altra regione per lavoro, e scelgono più facilmente di fare la vita da pendolari. Questo trend appare anche dalle statistiche ufficiali dei contributi statali per i trasporti giornalieri o per cambiare il proprio luogo di residenza. Sono circa 10mila coloro che lo scorso anno hanno fatto richiesta del sussidio per gli spostamenti ma solo una quarantina hanno chiesto il contributo per un trasloco, una cifra che può arrivare a 1.300 euro. Mentre i pendolari possono contare su un rimborso fino a 135 euro al mese.
Sme nota che secondo il Ministero del Lavoro, Affari sociali e Famiglia questa resistenza a trasferirsi all’interno della Slovacchia è uno dei maggiori problemi del mercato del lavoro nazionale, come confermano anche le camere di commercio estere nel paese. Una soluzione potrebbe essere quella di spingere i datori di lavoro a dare assistenza ai nuovi dipendenti nel cercare una casa in loco.
(Fonte Sme)
Fonte: http://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/43989
2014-02-13