Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 02.46

Tre quarti dei giornalisti italiani sono nipoti di Mubarak| A.De Porti

Italia nella disperazione sociale e politica

| Scritto da Redazione
Tre quarti dei giornalisti italiani sono nipoti di Mubarak| A.De Porti

Le vicissitudini politiche italiane, sia di destra che di sinistra, ci hanno tolto il fiato. Siamo talmente stanchi di dire le stessissime cose al punto di mandar giù ed alimentare tossine che non ci fanno bene, sia al corpo che all’anima. Io, per natura, sono un ottimista all’ennesima potenza anche quando vedo nero all’orizzonte, ma ora come ora non posso certo metabolizzare situazioni che nulla hanno a che fare con la legalità, il sociale, la vita nella sua interezza.  Marco Travaglio, oggi scrive sul Fatto Quotidiano (20/7/2014) che, quanto a giustizia,  stiamo vivendo una delle più ipocrite situazioni, realtà che viene assecondata da tre quarti dei giornalisti italiani.  Come non dargli ragione in toto ? Anche a costo di inimicarsi con i colleghi dei vari mass-media ? Tanta stampa oggi è al servizio del padrone delle ferriere e se ne guarda bene dallo spostare una pedina in quanto un piccolo spostamento potrebbe determinare degli squilibri alle poltrone, alle nicchie di chi se ne è impossessato non già per amore della professione, ma per sporchi interessi di bottega. A volte, leggo i commenti di alcuni direttori di testata  con riferimento alle lettere dei lettori e, già dal commento, si capisce che mai viene presa una posizione, ma si da un colpo al cerchio ed altro alla botte. E ciò in maniera di salvare capra e cavoli… Non faccio i nomi delle testate, anche di quelle più importanti, stante il fatto che quanto sto dicendo è agli occhi di tutti. Ciò che è grave e serio è che questa perversa dinamica opportunista è deviante per la verità e sta rovinando anche le istituzioni democratiche, le quali, assuefatte dalle chiacchiere mass-mediatiche (ricordiamoci che le istituzioni sono fatte da uomini) finiscono per assuefarsi al sistema che, oggi come oggi, sta facendo acqua da tutte le parti. Oggi l’Italia, paese che ho sempre amato, è meno Italia e forse più paese del terzo mondo in quasi tutte le sue angolazioni e, credete a me che non ho quasi 80 anni per niente, il suo problema potrà essere risolto soltanto attraverso una rivoluzione giovanile. Alla quale, dopo tutto ciò che ho sopportato in questo ultimo ventennio, parteciperò  spingendo a voce. Esattamente come faceva quel vecchio…gondolier di Santa Croce. (che non potendo più remare per l’età, spingeva  appunto a voce). Posto che detta voce ci sia ancora dopo che la politica ha tolto il fiato alle persone oneste a tutto vantaggio della delinquenza !  Specie politica !

ARNALDO DE PORTI.

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