Domenica, 19 maggio 2024 - ore 09.15

Trentennale della tragedia di Stava: il Comune di Cremona presente alla celebrazione

La tragedia di Stava, uno fra i più gravi disastri industriali e ambientali dovuti al crollo di discariche di miniera, ha lasciato una cicatrice profonda non solo in Trentino, ma in tutto il Paese.

| Scritto da Redazione
Trentennale della tragedia di Stava: il Comune di Cremona presente alla celebrazione

Il 19 luglio 1985 il crollo della discarica di miniera annessa all’impianto di arricchimento del minerale di Prestavèl, in val di Stava, spense 268 vite sotto una inesorabile valanga di fango. Il Comune di Cremona, rappresentato dal vice presidente del Consiglio comunale Andrea Sozzi, delegato dal sindaco Gianluca Galimberti, ha partecipato alle celebrazioni tenutesi a Stava, domenica 19 luglio, in occasione del trentennale della tragedia, organizzate dai familiari delle vittime della Val di Stava, dalla comunità di Tesero e dall’intero Trentino. Il consigliere comunale Andrea Sozzi, incontrando il sindaco di Tesero, Elena Ceschini, ha sottolineato quanto sia ancora viva l'attenzione per la memoria di questa che fu una delle più gravi fra le catastrofi industriali avvenute in Italia e che causò dolore e lutto anche nella nostra città. Tra le vittime ci fu anche una cremonese, Vera Rosalia Capellini, mentre il figlio, che era con lei, venne estratto dal fango e riuscì a salvarsi. L'Amministrazione comunale ha voluto così offrire un segno tangibile della partecipazione e della vicinanza dei cremonesi ai familiari delle vittime e a tutti coloro che, con grande spirito di sacrificio, si adoperarono per portare soccorso.

La tragedia di Stava, uno fra i più gravi disastri industriali e ambientali dovuti al crollo di discariche di miniera, ha lasciato una cicatrice profonda non solo in Trentino, ma in tutto il Paese. Quel giorno persero infatti la vita uomini, donne e bambini provenienti da 64 comuni italiani, appartenenti a 11 diverse regioni. “Eppure la storia di Stava – come sottolineato da Elena Ceschini, sindaco di Tesero, da Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, e da Graziano Lucchi, presidente della Fondazione Stava 1985 - è anche la storia di una rinascita. Una rinascita che non cancella il dolore, né le responsabilità, ma che è testimonianza della forza, del coraggio e della stoica capacità di resistere di cui può dare prova la gente, anche quando viene colpita in maniera così dura, una rinascita che si esprime anche nell’impegno e nella determinazione dei superstiti della val di Stava affinché simili disastri non abbiano a ripetersi”.

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