TRIGESIMO Scomparsa di Anna Rossi .Il ricordo di Ennio Serventi (Cremona)
Scomparsa da poco, nei recenti passati giorni del lutto in tanti hanno voluto ricordarla; molti con partecipati necrologi o testimonianze altri con un mesto accompagnamento. Il consiglio comunale l'ha commemorata nella sua prima adunanza dopo l'evento.
Non è mancato chi ha pensato erroneamente di onorarla facendola implicitamente partecipe di un evento al quale, non per diversa idealità ma per semplice dato anagrafico riportato dallo stesso, non avrebbe potuto partecipare.(La Provincia,21/10/ 2019,pag.3) Giustamente, nell'archivio dell' ANPI nessuna scheda riportante quella qualifica è a lei intestata.
IO la voglio ricordare quando, signorinetta, con il padre Secondo e la mamma signora Ida, venne ad abitare nella casa dove anch'io abitavo ed era quella di via Bissolati numero ventuno. Con mio fratello e la sarta occupavamo tre stanzette in fondo alla loggia del secondo piano, loro si sistemarono al piano terra nei tre locali che il vecchio Giovanni aveva lasciato liberi e avevano la porta di ingresso e le tre finestre che davano sul cortile. IL padre Secondo,faceva il muratore ma era anche abilissimo nel rifare i “làastich” del letto, cosa che faceva nel cortile attirando la curiosa ammirazione di tutti.
Lei aveva solo qualche anno più di me, ma la percepivo come fosse molto più grande. Forse frequentava una scuola superiore o forse già lavorava da qualche parte, non so. Non si fermava nel cortile. Ricordo però quando sui ballatoi si cominciò a parlare di quel che lei faceva, ma doveva essere passato qualche anno. “Va al partito comunista, lavora dove si organizzano i comizi” si diceva. Per i più la cosa rimaneva un po' misteriosa ma non per la sarta che, da militante in un diverso partito ma considerato “fratello” di quello comunista, conosceva le attività organizzative di entrambi. MI iscrissi anch'io al partito “fratello” e in questo cominciai il mio militante apprendistato politico.
Lei la incontravo spesso alla CGIL, all'UDI, alla CAF. ed alle comuni iniziative politiche e manifestazioni. In quegli anni ho sempre patito nei suoi confronti un senso di inferiorità come quello che può essere di un adolescente nei confronti dell' adulto o anche di uno scolaro nei riguardi dell' insegnante. Con il trascorrere del tempo questo passò ed il rapporto, anche da parte mia, divenne paritario come lei da sempre tenuto nei miei confronti.
In questi ultimi anni la incrociavo per la strada, molto spesso alla COOP di via del Sale a fare la spesa, a volte in compagnia della figlia. Sempre incontri brevi e lo scambio di poche parole. Ma anche in quelle non dette, nel tratto affabile e gentile di lei mi è sempre parso di ritrovarvi un veloce ripercorre all'indietro gli anni fino al tempo del cortile e della casa di via Bissolati, un rapido rivivere gli aspetti che ci hanno accomunato nel percorso della vita e che ancora conservo.