Sabato, 27 aprile 2024 - ore 04.40

TUTTI GRIGI, CON LA FACCIA DI CERA: E’ LA LEGGE DI QUESTA ATMOSFERA! Di Giorgino Carnevali (Cr)

(…cari vecchi Filobus, solo buoni per qualche museo. Così si è cancellata la memoria del trasporto)

| Scritto da Redazione
TUTTI GRIGI, CON LA FACCIA DI CERA: E’ LA LEGGE DI QUESTA ATMOSFERA! Di Giorgino Carnevali (Cr) TUTTI GRIGI, CON LA FACCIA DI CERA: E’ LA LEGGE DI QUESTA ATMOSFERA! Di Giorgino Carnevali (Cr) TUTTI GRIGI, CON LA FACCIA DI CERA: E’ LA LEGGE DI QUESTA ATMOSFERA! Di Giorgino Carnevali (Cr)

Amico mio carissimo! Se ci va bene…siamo rovinati. Ma deve andare proprio tutto bene! “Fogna a cielo aperto”, mai sentita codesta declinazione? Oh si signore, proprio così. Ogni giorno dobbiamo fare i conti con una irrespirabile aria quasi peggio di quella che potremmo respirare se le fogne non fosse tombinate. Con la differenza che la fogna semplicemente male odora, mentre “…ma ridevano, si spanciavano, già sapevano che saremmo ben presto anche noi diventati come loro. Tutti grigi, con la faccia di cera: è la legge di questa atmosfera che fuggire non puoi fino a quando tu vivi in città. Nuda sulla pianta prendevi il sole con me e cantavano per noi, sui rami, le allodole. Ora invece, qui nella città, i motori delle macchine già ci cantano la marcia funebre. E le fabbriche? Ah le fabbriche! Ci profumano anche l’aria, colorandoci il cielo di nero che odora di morte”. Adriano, Adriano! Prima di tutto esiste una ragione psicologica. Alle canzoni del passato sono legati i più bei ricordi della nostra infanzia e giovinezza. Gli anni stanno scivolando via e all’anagrafe non puoi mentire. Così cum tantam pellem d’oca ti interroghi, e pure li vorresti interrogare, loro, i padroni del vapore: “Dov’è che stiamo andando? Non fate nulla per attenuare questi veleni nell’aria?”. Sai cosa ti rispondono? ”Non basta quello che stiamo facendo, certo, è un cerotto su una ferita che non cicatrizzerà tanto facilmente, ma è tutto quello che possiamo fare ora!” Infine ragioni, ti metti in discussione, ti poni quesiti. Niente panico perché ti convincono che: “…ma il Comune dice però che la città è  moderna, che non ci devi far caso se il cemento ti chiude anche il naso; la nevrosi è di moda e chi non l’ha ripudiato…sarà. Ahia, non respiro più, mi sento che soffoco un po’, sento il fiato che va giù, va giù e non viene su, vedo solo che qualcosa sta nascendo….forse è un albero, si, è un albero…DI TRENTA PIANI”. Glorioso, insuperabile quel molleggiato di un Celentano! Ed allora eccoti belle che confezionato un ardito “rimedio”, di ieri, dell’ultima ora. Esclami: Evviva amico mio, Evviva! Dunque ci informano che “…ha preso il via la campagna di comunicazione “L’aria pulita si sceglie”, promossa dai Comuni di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della qualità dell’aria per la salute e l’ambiente. I relativi cartelloni sono stati posizionati in zone strategiche della città per richiamare l’attenzione degli automobilisti, mentre nei prossimi giorni verranno distribuiti 5mila volantini”. Intanto le Pm10, volgarmente chiamate polveri sottili, rimangono (ma lo erano già state per parecchi giorni) oltre la soglia di accettabilità. Certo, blocco del traffico, divieto di circolazione, divieto di utilizzo di apparecchi di riscaldamento domestico alimentati a legna, o residui vegetali agricoli e forestali. In vena di buonismo ti fornisco tuttavia due notizie “due” che ti faranno accapponare la pelle, a proposito di iniziative assunte dai comuni a favore di una campagna di sensibilizzazione “L’aria pulita si sceglie”. Cremona, taxi a gasolio, soprattutto mezzi pubblici funzionanti a “gasolio”, con una autonomia di qualche kilometro per litro. Toh, oh bella, e pensare che a Cremona esisteva una leggendaria funzionante cara ecologicamente parlando caratteristica LINEA DI FILOBUS AD ALIMENTAZIONE ELETTRICA. Macche macche, nossignore, smantellata in men che non ti dico, alienata. Virtuosi i nostri amministratori pubblici di allora. Roba da “far tremar le vene e i polsi”. Mi raccomando, non ridere. Ci sta ancora un personale mio grazie a te direttore per lo spazio che mi hai riservato? GRAZIE!

Giorgino  Carnevali (Cremona)

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