Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 00.16

Ucraina. NATO e Polonia lanciano l'allarme: "Putin pronto ad attaccare"

Si tratta di un vero e proprio atto di pressione politica nei confronti di Kyiv da parte di Mosca

| Scritto da Redazione
Ucraina. NATO e Polonia lanciano l'allarme:

La portavoce dell'Alleanza Atlantica dichiara la presenza di 20 Mila uomini dell'esercito russo ai confini ucraini, e l'intenzione della Russia di intervenire in Ucraina come forza di peacekeeping. Il Premier polacco, Donald Tusk, lamenta la mancata prontezza dell'Unione Europa a reagire ad un possibile attacco del Cremlino

20 mila uomini dell'esercito e il pretesto di intervenire come 'forza di pace' per autorizzare l'occupazione militare dell'Ucraina. Questa, secondo quanto riportato da un dossier della NATO, è la tattica adottata dalla Russia, che, come riportato dalla portavoce dell'Alleanza Atlantica, Oana Lungescu, nella giornata di mercoledì, 6 Agosto, ha dislocato circa 20 Mila uomini del suo esercito ai confini dell'Ucraina.

Come riportato dall'autorevole Reuters - http://uk.reuters.com/article/2014/08/06/ukraine-crisis-nato-idUKB5N0OK00G20140806  - l'esponente NATO ha anche lamentato la possibilità che il Presidente russo, Vladimir Putin, ritenga opportuno intervenire con il suo esercito per assicurare una stabilità favorevole alla Russia nelle regioni dell'Ucraina dell'Est, ad oggi occupate dai miliziani pro-russi armati da Mosca.

Questa situazione, secondo la Lungescu, legittimerebbe l'occupazione russa, e porrebbe così a serio repentaglio l'integrità territoriale dell'Ucraina, già violata con l'annessione militare della Crimea lo scorso Marzo.

"Se dovesse verificarsi lo sconfinamento militare della Russia in territorio ucraino, si verificherebbe un episodio pericoloso a cui l'Europa, ad oggi, non è capace di dare una risposta unita e forte" ha commentato, come riportato dalla Yevropeyska Pravda - http://www.eurointegration.com.ua/news/2014/08/6/7024774/ - il Premier polacco, Donald Tusk.

Il Premier polacco, che ha dichiarato che la Russia, secondo fonti dell'intelligence polacca, è pronta ad intervenire in Ucraina nel giro di un paio di ore, ha anche sottolineato come la mancanza di una risposta da parte dell'Unione Europa sia una dimostrazione della debolezza dell'UE.

Concorde con la posizione di Tusk si è detto anche il Ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, che, al canale televisivo TVN24, ha dichiarato che l'esercito russo già possiede 10 battaglioni ai confini con l'Ucraina.

"Si tratta di un vero e proprio atto di pressione politica nei confronti di Kyiv da parte di Mosca: a pochi passi dall'Ucraina, i russi hanno dislocato anche un alto numero di tecnologia militare d'avanguardia pronta per azioni di carattere aggressivo" ha affermato il Ministro degli Esteri polacco.

Concorde con Tusk e Sikorski, che appartengono alla Piattaforma Civica -PO, il principale Partito di Governo di ispirazione cristianodemocratica afferente al Partito Popolare Europeo- si è detto anche l'incaricato per la risoluzione della questione ucraina del Parlamento Europeo, Aleksander Kwasniewski.

Il rappresentante polacco, che è stato Presidente della Polonia dal 1995 al 2005 -periodo durante il quale ha contribuito a portare a successo il primo processo democratico ucraino noto come 'Rivoluzione Arancione'- ed esponente di spicco della forza politica socialdemocratica SLD, ha evidenziato come il disegno di Putin sia quello di creare l'Unione Eurasiatica.

Questo progetto di integrazione sovranazionale dello spazio ex-sovietico, a cui, oltre alla Russia, hanno già aderito Bielorussia, Kazakhstan, Kyrgystan ed Armenia, è concepito dal Presidente russo per estendere il dominio della Russia nell'ex-URSS, ma per essere realizzato necessita imprescindibilmente della partecipazione dell'Ucraina, senza la quale Mosca non può forgiarsi del titolo di 'impero' globale.

"Le sanzioni che l'Occidente ha applicato alla Russia in risposta all'aggressione militare all'Ucraina sono un buon passo, ma si sono rivelate insufficienti per cambiare il piano geopolitico di Putin -ha dichiarato Kwasniewski in un'intervista esclusiva a Gazeta Wyborcza - http://wyborcza.pl/politykaekstra/1,140073,16433490,Kwasniewski__jest_ryzyko_wygranej_Kaczynskiego.html  - La propaganda di Mosca è ancora molto ben influente sopratutto nei Paesi Occidentali dell'UE, che, come nel caso dell'Olanda e dell'Italia, hanno tuttavia dimostrato di recente di avere mutato la loro tradizionalmente morbida posizione nei confronti di Mosca, sopratutto dopo l'abbattimento dell'aereo civile malaysiano nel Donbas".

Kwasniewski: "poco probabile le nomine di Tusk e Sikorski rispettivamente a Presidente del Consiglio Europeo e Alto Rappresentante della Politica Estera e di Difesa UE"

Oltre alla crisi ucraina, Kwasniewski ha anche commentato le nomine UE, che vedono proprio il Premier Tusk ed il Ministro Sikorski tra i candidati favoriti rispettivamente alla carica di Presidente del Consiglio Europeo e di Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Difesa dell'Unione Europea.

L'ex-Presidente polacco ha ritenuto poco probabile la nomina di Tusk, in quanto, con la sua dipartita dalla politica polacca, il Premier provocherebbe la vittoria in Polonia dell'Opposizione conservatrice di Diritto e Giustizia -PiS- con cui l'attuale leader della PO si troverebbe costantemente costretto a mediare in seno al Consiglio Europeo.

Per quanto riguarda Sikorski, l'ex-Presidente Kwasniewski ha ritenuto la sua candidatura ottimale, ma ha anche sottolineato come, in sede UE, si preferisca affidare la guida della diplomazia dell'Unione Europea ad una donna nominata dal gruppo dei Socialisti e Democratici Europei.

In alternativa alla nomina ad Alto Rappresentante della Politica Estera e di Difesa dell'Unione Europea, Kwasniewski ha ritenuto interessante per Sikorski il ruolo di Commissario UE all'Energia, poiché la Polonia è il Paese che più di tutti si è battuto per il varo di un'unica politica energetica europea.

Secondo Kwasniewski, per Sikorski, che è il candidato ufficiale della Polonia alla Commissione Europea, più difficile è la nomina a Commissario UE all'Allargamento e all'Integrazione.

A questo ruolo ambiscono infatti sia Paesi dell'Europa Occidentale -intenzionati, secondo l'ex-Presidente polacco, a bloccare l'inclusione in UE di nuovi Paesi- che la Croazia, che ha indicato per il posto da Commissario UE all'Allargamento e all'Integrazione l'ex-Ministro all'Integrazione, Neven Mimica - http://www.eurointegration.com.ua/articles/2014/08/5/7024721/  -

Matteo Cazzulani, Analista Politico dell'Europa Centro-Orientale, Twitter @MatteoCazzulani

 

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