Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 08.33

Un azzardo liberare i pescatori di Mazzara con visita di Stato| V.Montuori (CR)

Così facendo, noi abbiamo rilegittimato un ambiguo avventuriero, già mollato da Egitto e Russia, conferendogli una sorta di patente di immunità e dimostrando di non saper articolare una politica mediterranea coerente.

| Scritto da Redazione
Un azzardo liberare i pescatori di Mazzara con visita di Stato| V.Montuori (CR)

Un azzardo liberare i pescatori di Mazzara con un visita di Stato| Vincenzo Montuori (Cremona)

Egregio direttore, Conte e Di Maio sono andati di persona a Bengasi in Libia per reclamare la liberazione dei marinai siciliani sequestrati da mesi dal generale Haftar, l’uomo forte della Cirenaica; una cosa del genere non era mai successa nemmeno quando è stata liberata Silvia Romano dalle mani dei carcerieri somali: in genere, il premier o i ministri si limitavano a ricevere gli ostaggi liberati all’aereoporto di Roma.

Si dice che il generale Haftar abbia imposto lui stesso la presenza del nostro premier per la liberazione degli ostaggi che, tra l’altro, come si evince dalle prime testimonianze, sono stati trattati piuttosto male; e sembra che sia stato pagato un riscatto o che comunque Haftar abbia preteso una cointeressenza sullo sfruttamento dei pozzi petroliferi gestiti dall’Eni nella Libia del Sud-est da lui controllata.

Se Conte e Di Maio sono stati costretti ad andare in Libia in base a questa clausola-capestro, hanno, comunque, fatto bene ad andare e non ci sarebbe nessuno scandalo se il governo avesse pagato un riscatto, visto che l’Italia in questi casi ha sempre pagato, differentemente da quanto fanno Francia, Inghilterra o Stati Uniti.

Ma il problema è un altro. Così facendo, noi abbiamo rilegittimato un ambiguo avventuriero, già mollato da Egitto e Russia, conferendogli una sorta di patente di immunità e dimostrando di non saper articolare una politica mediterranea coerente.

Sicuramente, l’Europa in Libia ha agito in modo scoordinato ma noi siamo stati i più sprovveduti perché, pur avendoci rimesso più soldi e mezzi degli altri (vedi le motovedette offerte a Tripoli) siamo riusciti a scontentare tutti, sia il governo di Tripoli che quello di Bengasi, subendo, per la nostra contiguità geografica con la Libia, le conseguenze più pesanti della destabilizzazione di quel Paese.

Purtroppo, i fatti sono questi e nessuna missione del duo Conte-Di Maio può cambiarli.

Vincenzo Montuori (Cremona)

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