Domenica, 28 aprile 2024 - ore 14.25

Un parto a rischio | RAR

| Scritto da Redazione
Un parto a rischio | RAR

Renzi non riesce a reperire i  ministri per il suo fantomatico governo. Aveva cominciato male ed ora i nodi vengono al pettine. La prossimità con Berlusconi, la respirazione bocca a bocca praticata in occasione dell’incontro sulla legge elettorale, dove il pregiudicato risorto impose le sue regole, quindi l’onore di ricevere il medesimo pregiudicato  nella sede del PD, la sfacciata prepotenza di imporre la sua presenza al Capo dello Stato per le consultazioni ed adesso anche la pretesa di guidare la delegazione FI all’incontro con il presidente del Consiglio incaricato, sono tutti i nodi che stanno aggrovigliando sempre più l’itinerario della chiarezza, indispensabile per ottenere  credibilità e, quindi, la fiducia delle Camere.

Renzi non deve illudersi di aver fatto vincere il suo candidato in Sardegna, in realtà è stato Cappellacci a perdere, grazie alla campagna elettorale di Berlusconi; sorge il legittimo dubbio che l’ex premier abbia gestito la campagna elettorale sarda con lo scopo di liquidare il candidato del centro destra per favorire Renzi e fargli ottenere un primo successo da vendere nel mercatino della piccola politica, dove però vige la regola ferrea “Io ti do una cosa a te e tu dai una cosa a me!”.

Quali accordi sottobanco ci sono tra i due ? Cosa sarà costretto a fare Renzi per disobbligarsi ?

E’ questo il timore che anima le personalità del mondo culturale, sociale ed economico, che sono stati contattati con l’allettante proposta di una poltrona da ministro.

Chiaramente  i timori hanno surclassato ogni ipotesi di ambizione, o anche di servizio.

L’ambizione non basta per rischiare la propria faccia, la volontà di servizio viene mortificata dalla ingombrante presenza del pregiudicato che compare in ogni circostanza istituzionale, con le sue personali esigenza processuali.

Accade così che il nuovo governo non nasce; hanno provato con il forcipe e, adesso, non resta che il parto cesareo, ma sarà una nascita penosamente riciclata, ammesso che nasca, una sorta di mancato aborto, con una successiva raccolta indifferenziata di tutto ciò che nel panorama politico rimane.

In queste condizioni non c’è spazio per le riforme, ma solo per le toppe, così come non c’è  lo spazio per un “governo  del fare”, ma solo un agglomerato indifferenziato dove ognuno andrà per la sua strada.

Prende sempre più corpo l’ipotesi che Berlusconi stia amministrando il tutto, per ottenere il solo risultato che potrebbe agevolarlo nell’affrontare i suoi guai giudiziari: creare disordine, vuoto politico, incapacità di governare, la sola chance che gli rimane per rimanere a galla ed esibirsi come leader. Ma gli elettori lo hanno punito pesantemente, trombando il suo candidato sardo… c’è il rischio che venga trombato anche il suo candidato (ufficioso) alla Presidenza del Consiglio.

Rosario Amico Roxas

2014-02-19

1031 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria