Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 10.42

Uneba Comunità di accoglienza per minori Obbiettivo: standard validi in tutta Italia

Il Consiglio dei Ministri dello scorso 10 agosto ha approvato il IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2016/2017, già approvato dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza il 28 luglio 2015

| Scritto da Redazione
Uneba Comunità di accoglienza per minori Obbiettivo: standard validi in tutta Italia

Il Piano ha 4 aree di intervento:

-linee di azione a contrasto della povertà dei bambini e delle famiglie

-servizi socio-educativi per la prima infanzia e qualità del sistema scolastico

-strategie e interventi per l’integrazione scolastica e sociale e sostegno alla genitorialità

-sistema integrato dei servizi e sistema dell’accoglienza

In quest’ultima area 4 uno degli obbiettivi generali fissati è riordinare e qualificare il sistema di accoglienza dei minorenni allontanati dalla famiglia di origine, e si prevedono, tra le altre, anche queste azioni:

-assicurare, nelle comunità per minorenni le cui tipologie e caratteristiche prevedano l’azione educativa professionale, l’impiego di educatori professionali con (…) una formazione di base unica e specifica a livello universitario

-istituzione in ogni Regione un Tavolo permanente sui minorenni fuori famiglia

-inserire nel casellario dell’assistenza  segmenti specifici e specialistici dedicati ai minorenni accolti in strutture residenziali ed all’anagrafe di queste strutture

-istituzione di un tavolo interministeriale/interistituzionale per il raccordo tra le azioni proposte dal Ministero dell’Interno alle Regioni ed agli enti locali, in collaborazione con il Terzo Settore, con il Volontariato e con l’Associazionismo, in materia di minorenni non accompagnati

-attraverso la definizione di Linee di indirizzo nazionali sull’accoglienza in comunità

*fissare requisiti essenziali strutturali e gestionali da recepire su tutto il territorio nazionale

*individuare le basi comuni delle metodologie di intervento da praticare nella varie tipologie di struttura

*individuare, anche per sostenerne lo sviluppo, tipologie di strutture capaci di rispondere a bisogni aggiuntivi emergenti quali, in particolare, madri/padri con figli, neomaggiorenni, anche stranieri, privi di riferimenti parentali, minorenni che necessitano di interventi sanitari/terapeutici/riabilitativi;

*strutturare di sistemi zonali e/o territoriali caratterizzati dalla presenza di una filiera graduale di accoglienza residenziale, dalla risposta emergenziale alle soluzioni verso l’autonomia

Fonte : Uneba 

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